Italia e Estero

Aifa blocca un lotto di vaccino AstraZeneca in tutta Italia

La decisione dell'agenzia nazionale del farmaco alla luce di gravi eventi avvenuti in Italia e in altri Paesi europei
Il vaccino di Astrazeneca - Foto Ansa/Epa/Johan Nilsson © www.giornaledibrescia.it
Il vaccino di Astrazeneca - Foto Ansa/Epa/Johan Nilsson © www.giornaledibrescia.it
AA

A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid-19, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'EMA, agenzia del farmaco europea.

In particolare a dettare la decisione, sono state le indagini avviate relativamente alla morte di Davide Villa, poliziotto della Squadra Mobile di Catania, che aveva da poco ricevuto la somministrazione del vaccino di quel medesimo lotto. Sempre in Sicilia, ma a Siracusa, nei giorni scorsi, era stata disposta l'autopsia anche per un militare morto dopo la vaccinazione: l'accertamento aveva portato ad escludere qualunque nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e il successivo decesso. Nesso che al momento non è accertato neppure per il caso catanese.

La stessa agenzia «sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità». Aifa comunicherà tempestivamente «qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile».

Nelle stesse ore l'analoga agenzia del farmaco europea, Ema, ha affermato che si può continuare a utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca in attesa delle indagini sui coaguli di sangue, relativamente ad episodi che hanno portato alla sospensione della somministrazione anche in Danimarca, Norvegia e Islanda. «Le informazioni disponibili finora indicano che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nel resto della popolazione», ha detto l'agenzia europea del farmaco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia