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Sculture, installazioni e opere immersive: l'arte protagonista a Futura Expo

Nell'anno di Capitale della Cultura non poteva mancare l'arte: le opere saranno visitabili a Brixia Expo dall'8 al 10 ottobre
Futura Expo, l'installazione immersiva della Leonardo Da Vinci Experience
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In un anno straordinario come il 2023, in cui Brescia è Capitale Italiana della Cultura con Bergamo, Futura Expo non poteva che elevare l’arte a protagonista sul palco di via Caprera. Entrano così in scena sculture, installazioni e opere eclettiche.

Nel cuore del Vegetal Pavilion a Brixia Expo si sviluppa l’installazione immersiva progettata da Massimiliano Siccardi, artista di fama internazionale, dedicata interamente alla figura di Leonardo Da Vinci. La Digital Immersive Experience, sviluppata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, raduna schizzi di natura tratti dai suoi taccuini, facendo immedesimare nella velocità della sua mano e della sua mente, sentendoci parte del suo pensiero, mai saccente o didattico, ma guidato dal desiderio di conoscere, capire, rinominare la natura.

Vittoria Alata-RiciclArt

La Vittoria Alata-RiciclArt alta cinque metri e esposta in corso Palestro - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
La Vittoria Alata-RiciclArt alta cinque metri e esposta in corso Palestro - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it

Simbolo del palinsesto artistico è anche la Vittoria Alata-RiciclArt alta cinque metri e esposta in fiera (prima era in corso Palestro), che fa da invito ai cittadini e incarna lo spirito della tre giorni. «Un’ode alla sostenibilità e al potere trasformativo dell’arte - spiega l’autore Cristian Fracassi di Isinnova -: realizzata con materiali di riciclo da 19 diverse aziende, simboleggia il cambiamento positivo che possiamo apportare alla città e all’ambiente». Sotto le ali della Vittoria riciclata, però, c’è molto altro.

AdvArt

  • Futura Expo: due delle opere di SANGY
    Futura Expo: due delle opere di SANGY
  • Futura Expo: due delle opere di SANGY
    Futura Expo: due delle opere di SANGY

SANGY - artista multidisciplinare - presenterà la sua AdvArt, che sfrutta la pubblicità come strumento espressivo, utilizzando la potenza del naming al posto dei pennelli e diffondendo messaggi sociali in opere d’arte contemporanea concettuale. Sarà esposta la collezione «Raccolta Differenziante»: messaggi profondi con una nanotecnologia innovativa che permette alle opere di assorbire CO2. «L’arte è il più potente messaggero a nostra disposizione, perché è in grado di elevarsi dalle dinamiche dell’interazione umana» ha spiegato.

ForLife

  • Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
    Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
  • Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
    Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
  • Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
    Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
  • Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
    Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
  • Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio
    Futura Expo, l'inaugurazione dell'opera ForLife di Luca Gnizio

Il pubblico di Futura potrà visitare anche «ForLife», installazione dell’artista Luca Gnizio. Realizzata con materiali di risulta dell’attività produttiva del territorio in diversi settori merceologici, l’opera resterà esposta per un anno fuori dal Brixia Forum. «Si tratta di un enorme cubo dove gli scarti saranno, in modo trasparente, intrappolati da reti, mentre al centro svetterà un albero sospeso con le radici in vista. I visitatori potranno entrarci, esplorare le sue navate, interagire. L’opera si farà luogo e contenitore, potrà ospitare delle mostre e saranno le aziende stesse a mantenerla viva» ha spiegato l’eco designer di Lodi.

«Nel nome della sostenibilità, inoltre, l’opera sarà illuminata di notte con l’energia accumulata di giorno attraverso i pannelli solari installati sulla copertura». Gnizio era già conosciuto nel Bresciano grazie al suo lavoro al Vittoriale degli Italiani, dove ha creato un profilo di D’Annunzio usando la sporcizia grattata via, durante il restauro, dalle mura di cinta.

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