L’Ue lancia il gemello digitale della Terra per simulare gli effetti del cambiamento climatico

La Redazione Web
Al via il sistema Destination Earth per raccogliere dati e prevenire danni: sfrutterà i supercomputer Hpc e l’Intelligenza artificiale
La Terra - Foto Nasa
La Terra - Foto Nasa
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Un gemello digitale della Terra per simulare gli effetti del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici estremi. E prevenirne gli effetti.

La Commissione europea ha annunciato l'entrata in attività del sistema Destination Earth (DestinE) per attrezzare i supercomputer dell'Ue (gli High performance computing, Hpc) a simulare gli effetti del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici estremi, per raccogliere dati e facilitare il lavoro di prevenzione grazie all’Intelligenza artificiale.

 Il contributo dell’istituzione, attraverso il programma Europa Digitale, è pari a 315 milioni di euro, che coprirà le prime due fasi del progetto. Un ulteriore finanziamento potrebbe arrivare attraverso la revisione dell'esercizio finanziario 2025-2027 del programma attualmente in corso.

Per Bruxelles si tratta di un «vero cambiamento nella nostra lotta contro il cambiamento climatico» a detta della vice presidente per la Concorrenza Margrethe Vestager, secondo cui il sistema consentirà all'Ue di osservare «le sfide ambientali che ci aiuteranno a prevedere gli scenari futuri, come non abbiamo mai fatto prima».

Gli obiettivi

Gli utenti di DestinE, inclusi esperti non scientifici, saranno quindi in grado di accedere e interagire con grandi quantità di dati del sistema Terra al fine di:

  • Eseguire simulazioni altamente accurate, interattive e dinamiche, ad esempio concentrandosi su settori tematici di rilevanza sociale quali gli impatti regionali dei cambiamenti climatici, i pericoli naturali, gli ecosistemi marini o gli spazi urbani.
  • Migliorare le capacità di previsione, proteggendo la biodiversità, gestire l'acqua, le energie rinnovabili o le risorse alimentari e mitigare i rischi di catastrofi in un mondo che cambia.
  • Sostenere l'elaborazione e l'attuazione delle politiche dell’Ue per valutare, tra le altre cose, l'impatto delle politiche ambientali e delle misure legislative esistenti e sostenere l'elaborazione di politiche future basate su dati concreti.
  • Sfruttare il potenziale del calcolo distribuito e ad alte prestazioni e la gestione dei dati su scala estrema.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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