Brescia e la Lombardia guardano al Giappone e sperano nell’idrogeno

Toyota sta continuando a sviluppare tecnologie in questo ambito: un successo significherebbe buone possibilità anche per progetti nostrani, a partire dall’Hydrogen Valley
Uno stabilimento Toyota - © www.giornaledibrescia.it
Uno stabilimento Toyota - © www.giornaledibrescia.it
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Toyota non molla la presa sull’idrogeno. Il colosso giapponese sta infatti continuando a sviluppare la tecnologia, con il lancio all’inizio di quest’anno della terza generazione delle sue fuel cell (pile a combustibile).

Una scelta in parte in controtendenza sia con le decisioni industriali della casa nipponica, tra le prime a scommettere su sistemi ibridi, sia con la volontà dei maggiori produttori di auto del mondo, da Volkswagen a Stellantis. Senza parlare di Tesla. Eppure alla Toyota proseguono per la loro strada, convinti che quella a idrogeno sia la vera trazione del futuro, non il full electric potenzialmente solo di passaggio.

E ciò nonostante persistano enormi problemi. A partire dalla produzione, dato che l’idrogeno verde da elettrolisi è sì sostenibile da un punto di vista ambientale ma non di certo da quello economico. Meglio ancora sfruttare come base di partenza l’ammoniaca o gli idrocarburi. Altri limiti sono lo stoccaggio, con l’H2 che prende fuoco più velocemente e con un minor innesco degli altri carburanti, e la sua distribuzione.

Tutte questioni ben note e alle quali Toyota pensa di poter porre rimedio in un arco accettabile di tempo grazie alla costante ricerca tecnologica. E chi, come la Lombardia, ha pensato che proprio l’idrogeno possa rappresentare una delle forme alternative di trazione, non solo per le vetture, guarda con estremo interesse.

Il progetto H2iseO sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo è infatti una scommessa ambiziosa, che sebbene poggi su basi scientifiche solide rischia di incagliarsi proprio sul fronte costi. Ecco perché un successo giapponese rappresenterebbe una vittoria anche in altre parti del mondo, per Regioni e aziende provate - anche nel Bresciano - che qui hanno concentrato sforzi e risorse.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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