La Comunità energetica rinnovabile che unisce 4 Comuni della Valtenesi

Un’energia che unisce, letteralmente. È questo il cuore della Comunità energetica rinnovabile nata tra Calvagese, Moniga, Padenghe e Soiano: la Cer Valtenesi, costruita con il supporto tecnico di Garda Uno. Una sfida tecnica e amministrativa, ma prima ancora una scelta politica condivisa.

La Cer è stata formalmente costituita il 31 dicembre 2024 e i Comuni coinvolti prevedono la realizzazione di sette impianti, con una potenzia stimata tra i 180 e i 200 kilowatt: due a Calvagese (scuola media e centro polifunzionale), due a Moniga (spogliatoi del campo sportivo e palestra della scuola elementare) e tre a Padenghe (sulle tribune del campo da calcio, al bocciodromo e alla scuola elementare).

L’obiettivo è ora estendere la partecipazione a famiglie, imprese e privati, per ridurre i costi energetici e condividere l’energia prodotta localmente. Il principio è semplice: chi produce energia può condividerla con altri soggetti collegati alla stessa rete, ottenendo in cambio un incentivo. Il regolamento prevede che l’incentivo venga ripartito tra produttori (40%), consumatori (40%) e la comunità (20%), che potrà investirlo anche in iniziative a carattere sociale.

La cabina primaria

Il progetto è nato dalla decisione dei quattro Comuni di cooperare su scala intercomunale, condividendo la stessa cabina primaria. «Condividere risorse e competenze – osserva il sindaco di Soiano, Alessandro Spaggiari – ci consente di costruire un sistema più resiliente e vicino ai cittadini. La Cer non è solo una risposta tecnica, ma anche un’occasione per sperimentare un modello di gestione locale dell’energia. È un investimento sul futuro e una risposta concreta ai bisogni di oggi».

Per il vicesindaco di Calvagese, Andrea Re, la Cer è anche una sfida culturale: «Il tema è ancora complesso e va fatto conoscere. Ma ha potenzialità enormi. L’autoconsumo riduce le criticità della distribuzione e consente una gestione più efficiente e sostenibile. È anche una strada per rafforzare la collaborazione tra territori: i piccoli Comuni hanno bisogno di progetti condivisi e solidi per affrontare le sfide».

A Moniga sono stati immaginati due impianti per 30 kilowatt complessivi. «È un primo passo – osserva il consigliere delegato Andrea Massi – ma concreto. Abbiamo trovato interlocutori disponibili, sia tra i tecnici di Garda Uno che con gli altri Comuni. Il nostro territorio è sottoposto a vincoli e spesso le opportunità vanno cercate con fatica. Ma se i cittadini sapranno cogliere questa occasione, la Cer potrà davvero contribuire a una crescita diffusa e a un miglior utilizzo delle risorse disponibili».

A Padenghe sono previsti invece tre impianti da 80 kilowatt. «Abbiamo già esperienza con impianti attivi – spiega l’assessore Giorgio Ziletti – e con la Cer possiamo fare un passo avanti. L’energia prodotta andrà anche a chi non ha possibilità di installare un impianto: è un modo per creare valore e inclusione, anche attraverso l’efficienza energetica».

Garda Uno

Il ruolo tecnico è affidato a Garda Uno. «La svolta – spiega Matteo Modè – è arrivata con i decreti attuativi di gennaio 2024. Da aprile sono attivi i portali del Gse, e i Comuni possono accedere ai contributi del Pnrr con copertura fino al 40%. Per ora, puntiamo a coinvolgere potenziali produttori, che possono sfruttare la finestra temporale degli incentivi aperta fino al 30 novembre, ma nei prossimi mesi sarà il momento dei consumatori. Serve equilibrio tra produzione e domanda – precisa – per garantire efficacia e sostenibilità della Cer».

Ogni Comune ha attivato sul proprio sito istituzionale una sezione dedicata alla Cer, con informazioni per aderire. L’interesse è già alto.