Garda

Incendio alle Vele, milioni di euro di danni e centro ancora chiuso

Il sindaco di Desenzano ha revocato la precedente ordinanza: i cittadini possono stare all’aperto
Incendio alle Vele di Desenzano
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Per i quattromila metri quadrati interessati dal devastante rogo di martedì pomeriggio non c’è speranza: con ogni probabilità dovranno essere demoliti. Per gli altri, si attendono gli esiti delle verifiche sulle strutture da parte dei Vigili del fuoco. Intanto, stante il primo monitoraggio effettuato dai pompieri nella giornata di ieri, il sindaco Guido Malinverno ha dichiarato inagibile l’interno complesso commerciale. La speranza è che già oggi, o quanto meno in pochi giorni, possano arrivare ulteriori aggiornamenti: uno «sblocco» che consentirebbe ai negozi non intaccati dalle fiamme di riaprire.

 

Il danno, nonostante sia ancora «inquantificabile», di fatto è stato stimato in milioni di euro.La buona notizia è che il pericolo per la salubrità dell’aria sembra essere scampato: il primo cittadino ha ritirato l’ordinanza di martedì sera con cui vietava ai residenti della vasta area posta attorno al centro commerciale di aprire le finestre e di sostare all’aperto.

Il giorno dopo

Le operazioni dei Vigili del fuoco, però, ieri sono proseguite senza soluzione di continuità. Solo nel pomeriggio sono riusciti ad aver ragione degli ultimi piccoli focolai ancora accesi all’interno, difficili da raggiungere sia dall’alto sia da terra perché coperti da una struttura considerata a rischio crollo.

È stato, a detta del comandante provinciale dei Vigili del fuoco, ingegnere Enrico Porrovecchio, «un evento complesso e di difficile gestione, di dimensione enorme. Martedì ottanta persone erano operative sul campo, Vigili del fuoco di tutta la provincia di Brescia supportati dai colleghi di Verona, Mantova, Cremona. A tutti loro va il nostro ringraziamento per la professionalità dimostrata. Ora, occorre passare alla seconda fase: comprendere l’effettiva entità dei danni e trovare le cause».

L’origine del rogo

Le cause sembrano essere riconducibili proprio ai cantieri in corso al complesso commerciale, in via di ristrutturazione. Con estrema cautela l’ispettore antincendio Florenzo Del Grande ha spiegato che «ci sono alcune ipotesi al vaglio, ma potenzialmente potrebbe essersi trattato di una disattenzione». E quanto alla bombola di gpl rinvenuta nel giardino di una abitazione nelle immediate adiacenze del complesso commerciale, l’ispettore spiega che «l’incendio divampato potrebbe averla coinvolta, causandone di conseguenza lo scoppio».

Chiusura

Il centro commerciale è chiuso al pubblico fino a nuovo ordine. È stato confermato che a patire le maggiori conseguenze siano stati l’ex Obi e gli spazi di altri punti vendita: Old Wild West, Calavera, Poke House, Trony, Sport Specialist e la Torre 5, che ospita tra l’altro gli uffici di Asst Garda: il Comune ha offerto la propria disponibilità all’azienda per individuare spazi alternativi in attesa che venga aperto il nuovo Centro socio sanitario polifunzionale, si crede entro luglio.

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