Garda

Due archistar per il resort all’ex Tavina di Salò

Firme eccellenti per il progetto che prevede un hotel a cinque stelle e ben 170 appartamenti
Un’elaborazione grafica del Falkensteiner Park Resort Lake Garda
Un’elaborazione grafica del Falkensteiner Park Resort Lake Garda
AA

Sarà firmato dalle archistar Matteo Thun e João Nunes il quartiere residenziale e ricettivo che sorgerà sulle ceneri dell’ex stabilimento Tavina, alle Rive di Salò. Il gruppo alberghiero altoatesino Falkensteiner - colosso turistico che conta una trentina di strutture in sei Paesi europei, proprietario del comparto dell’ex impianto di imbottigliamento dall’autunno 2022 - ha presentato ieri a Milano i dettagli dell’operazione, alla presenza di Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Grou (Fmtg), di Erich Falkensteiner, Chairman of Supervisory Board di Fmtg, e dei due architetti di grido Thun e Nunes, il primo responsabile del concetto architettonico e del design degli interni, il secondo della progettazione del parco botanico che circonderà gli edifici.

L’operazione

Si tratta probabilmente della più grande operazione urbanistica in programma sul Garda. Si prevede la realizzazione di un hotel a 5 stelle, il Falkensteiner Park Resort Lake Garda da 97 camere, e di 170 appartamenti.

L’iter è alle battute conclusive per quanto riguarda il rilascio delle concessioni e forse già entro l’anno potranno partire i lavori di demolizione dell’ex fabbrica. La realizzazione del progetto è poi prevista in due fasi. Nella prima, che sarà completata nel 2025, saranno costruiti l’hotel e 96 appartamenti premium. I restanti 74 appartamenti saranno edificati nella seconda fase, entro il 2027. L’investimento totale ammonta a 140 milioni di euro.

Partecipano al progetto come co-investitori la famiglia bavarese Kerbel e il gruppo viennese Robert König. Otmar Michaeler parla di un «prodotto premium che non solo si inserirà perfettamente nell’area e aumenterà il valore aggiunto della zona, ma sarà anche una destinazione estremamente attraente per i nostri mercati principali, Italia, Germania, Svizzera e Austria».

L’hotel si rivolgerà a tutti i tipi di ospiti: «Durante la stagione estiva - spiegano i promotori - svelerà un’anima family-friendly, mentre nella stagione invernale sarà votato al wellness, grazie alla presenza dell’Acquapura spa».

Come sono stati immaginati gli interni
Come sono stati immaginati gli interni

I 170 appartamenti «premium living» saranno distribuiti in 11 palazzine e permetteranno ai proprietari di godere dei comfort del resort. Annunciata anche la certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) per l’edilizia ecologica. Per Amministrazione e operatori si tratta di una grande occasione di sviluppo economico e turistico.

Critici gli ambientalisti, che ritengono esagerato il peso insediativo e temono ripercussioni su viabilità e reti di servizi. 

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia