Economia

Ex Tavina, un nuovo gruppo alberghiero per trasformare l’area dismessa

Il colosso altoatesino Fmtg ha acquistato il comparto dove sorgeranno un hotel a cinque stelle, spazi residenziali e aree commerciali
Una veduta dell’ex stabilimento Tavina - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dell’ex stabilimento Tavina - © www.giornaledibrescia.it
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Sarà il noto gruppo alberghiero altoatesino Falkensteiner Michaeler Tourism Group (Fmtg) a realizzare l’intervento urbanistico programmato sul comparto dell’ex stabilimento Tavina. Il colosso turistico che conta una trentina di strutture ricettive in Europa, di cui nove in Italia, ha acquistato dalla precedente proprietà, Exzelent Living Group, il lotto occupato dagli impianti di imbottigliamento ormai dismessi, sul quale un Piano attuativo già approvato in via definitiva dal Consiglio comunale prevede 17mila metri quadrati di superfici residenziali, 8mila di turistico-ricettivo (un hotel a 5 stelle) e un piccola quota, 330 metri quadri, di aree commerciali.

È lo stesso Otmar Michaeler, comproprietario e ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group, oltre che amministratore unico di Salò Resort srl, a ufficializzare l’acquisizione tramite una lettera formale al sindaco Gianpiero Cipani: «È per noi motivo di orgoglio - scrive Michaeler - poter avviare il percorso per la realizzazione del progetto, che prevede la costruzione e gestione di un comparto turistico ricettivo comprensivo di un albergo a 5 stelle e service apartment, oltre a numerosi servizi e soprattutto il recupero per una funzionalità pubblica di diversi spazi verdi».

Pareri discordi

Nessuna rivelazione sul valore economico dell’acquisto. Per quanto riguarda l’operazione immobiliare si parla di invece di un investimento attorno ai 60 milioni di euro. Otmar Michaeler scrive di un progetto concepito dall’archistar Matteo Thun con «criteri di sostenibilità».

Di diverso parere Legambiente Lombardia, che lo scorso dicembre ha presentato un ricorso al Tar contro un piano considerato eccessivo e impattante per il volume degli insediamenti previsti e per il carico antropico che andrà a gravare su reti idriche e fognarie, viabilità, qualità della vita.

Il sindaco Gianpiero Cipani, che invece considera il recupero dell’ex fabbrica un’operazione di «rigenerazione urbana» necessaria per riqualificare un’area degradata a ridosso del centro, saluta con soddisfazione l’acquisizione da parte di «un gruppo solido qual è Falkensteiner, catena alberghiera tra le più importanti d’Europa».

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