A Tremosine c’è il caseificio dove nasce l’unico Grana di montagna

Il caseificio Alpe del Garda ha vinto la scommessa del Grana Padano. Era il 2018 quando la Cooperativa di Tremosine realizzò con un investimento di 4 milioni di euro una linea dedicata alla produzione del formaggio Dop più consumato al mondo, diventando uno dei più piccoli caseifici consorziati al Consorzio di Tutela del Grana Padano e l’unico a produrre un «Grana di montagna», ottenuto da latte di vacche di razza Bruna.
I numeri
Oggi il Grana Padano, uno dei fiori all’occhiello del caseificio altogardesano, genera il 20% del fatturato dell’Alpe, che nel 2024 ha chiuso a 14,4 milioni. «L’idea – spiega il presidente della Cooperativa, Gabriele Seminario – nasce nel 2017, con la necessità di adeguare le strutture. Già allora destinavamo il latte in avanzo alla produzione di Grana Padano». «Perché non produrlo direttamente qui?», si sono detti a Tremosine. «Abbiamo realizzato la nuova linea, formato il nostro casaro Marcello Pettini e nel 2018 avviato la produzione, con quote assegnate dal Consorzio per 4.500 forme».
In pochi anni la produzione è cresciuta e oggi l’Alpe del Garda detiene 5.500 «quote forma» e non nasconde l’obiettivo di crescere ancora. Anche di questo si è parlato in occasione della visita al caseificio tremosinese del presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano, Renato Zaghini, e del direttore Stefano Berni.

Vanto ed eccellenza
«Per il Consorzio – dice Zaghini – il Grana Padano di montagna prodotto qui è un motivo di vanto, un’eccellenza che racconta al meglio il territorio. Non è facile produrre Grana in condizioni normali, farlo in montagna lo è ancora meno: servono investimenti importanti e passione, cose che all’Alpe del Garda non mancano».
A fronte di 5 milioni e 635 mila forme di Grana Padano prodotte nel 2024 dai 137 caseifici consorziati – 2 milioni e 685 mila delle quali esportate – la produzione gardesana è una briciola, ma ha le caratteristiche dell’eccellenza. «Per il Consorzio – conferma il direttore Berni – un Grana Padano prodotto con latte di sola razza Bruna è un importante valore aggiunto».

Stagionature e produzioni
Il Grana di montagna dell’Alpe è stagionato 24 mesi e si affianca a una produzione di Grana tradizionale, stagionato 10 e 20 mesi. È commercializzato anche in confezioni da 250 grammi, incartate a mano, e grattugiato in busta. Come detto, è la punta di diamante di una produzione ben più articolata: nel 2024 l’Alpe del Garda ha trasformato 95 mila quintali di latte, proveniente dalle due stalle di proprietà e da altre cinque di soci conferitori, producendo tra l’altro 460 mila formagelle di Tremosine e 7 mila forme di formaggio Garda. La Cooperativa, che attualmente occupa 50 dipendenti, produce anche carni e insaccati provenienti da filiere certificate, interne alla struttura.

Fotovoltaico
Tra le novità, va segnalato un recente e cospicuo investimento sul fronte della sostenibilità energetica. Grazie a un intervento di un milione di euro sul caseificio e sulle stalle sono stati installati nuovi impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di oltre 700 kW, che si sommano agli oltre 200 kW garantiti dall’impianto a biogas alimentato dai reflui zootecnici. Le fonti rinnovabili rendono oggi l’Alpe del Garda energeticamente autosufficiente.
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