Economia

Test e termometro all'ingresso: così ha riaperto la Colosio

Ieri mattina l'azienda di Botticino ha accolto i suoi 90 dipendenti, che dicono: «Non vedevo l'ora di tornare a lavorare»
La Colosio di Botticino Sera - Foto © www.giornaledibrescia.it
La Colosio di Botticino Sera - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L'azienda bresciana Colosio, dopo aver immesso liquidità anticipando i pagamenti ai fornitori, è ripartita. Ieri mattina davanti ai cancelli dello stabilimento di Botticino Sera gli operai sono stati sottoposti ad una serie di controlli e poi hanno potuto iniziare a lavorare. Abbiamo fatto i «nostri test all'ingresso. Dai test sierologici abbiamo riscontrato una sola persona con gli anticorpi. L'ingresso è avvenuto in maniera corretta e all'interno vengono rispettate le distanze di sicurezza. Tra i lavoratori abbiamo avuto dei comportamenti esemplari», racconta Emanuela Colosio.

L'azienda, fondata da Giuseppe Colosio e ora gestita dai figli Davide ed Emanuela, produce macchine e accessori per le presse e può contare su un fatturato di oltre 30 milioni di euro ed una novantina di dipendenti a cui si aggiungono altri 30 di una seconda società del gruppo.

A raccontare il primo giorno di lavoro è Giuseppe Gentilini, uno dei dipendenti dell'azienda. Il rientro è andato «benissimo», afferma. All'ingresso, ma anche nello stabilimento, siamo tutti «ben distanziati e stiamo molto attenti». Ero partito «molto timoroso ma poi vedendo come è stata gestita la riapertura posso dire di essere al sicuro». Mentre sono «a lavoro indosso guanti e mascherina, ho fatto il test e mi è stata controllata la temperatura». Posso affermare che siamo «in piena sicurezza. Non vedevo l'ora di tornare a lavorare dopo due mesi chiuso in casa».

 

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