Manovra, Nuova Transizione 5.0: ammortamento fino al 220% per le imprese

È quanto è previsto dalla legge di Bilancio 2026 per la realizzazione obiettivi di transizione ecologica con riduzione dei consumi energetici
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Le novità della manovra di bilancio
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Arriva per le imprese la possibilità di ammortizzare al 180% gli investimenti in innovazione digitalizzazione ed energia, con la possibilità di arrivare al 220% per gli importi finalizzati alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica con riduzione dei consumi energetici. I due meccanismi sono previsti dalla norma pro-imprese, inserita nel testo della manovra.

L'agevolazione, definita «Nuova Transizione 5.0» nella legge di Bilancio 2026, è di fatto un iperammortamento che cala in base al valore degli investimenti ma supera i vincoli del green Deal che ne avevano limitato l'applicazione ai settori energivori, spingendo così con un'extra deduzione obiettivi di risparmio energetico ma anche investimenti in autoproduzione da fonti rinnovabili, compresi gli impianti di stoccaggio. 

Due filoni

La Nuova Transizione 5.0 prevede due filoni di investimenti in beni strumentali. Lo sconto più forte riguarda proprio questi interventi «finalizzati – è scritto nel testo della manovra – alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, ivi compresa la riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva cui si riferisce l'investimento, non inferiore al 3% o, in alternativa, la riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall'investimento non inferiore al 5%». In questo caso «la maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti di cui al comma 3 si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e nella misura del 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro».

Ma è previsto un iper-ammortamento anche per gli investimenti in genere per l'innovazione e per il settore energetico per i quali – si legge – «il costo di acquisizione è maggiorato nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e nella misura del 50 per cento per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro».

Energivore

Anche le imprese energivore, prima escluse dal meccanismo sicuramente più complesso del credito d'imposta della vecchia Transizione 5.0, potranno usufruire del beneficio. Potrà essere cumulato con ulteriore agevolazioni finanziarie nazionali ed europee (anche se la base di calcolo dovrà essere al netto di queste risorse). Il periodo di applicazione è per tutto il 2026, con la possibilità di completare la consegna entro il 30 giugno 2027. Per usufruirne bisognerà però che l'ordine sia stato accettato dal venditore e che sia stato pagato un acconto almeno del 20% entro il prossimo anno. Come ovvio saranno escluse invece le imprese in liquidazione o fallimento, oppure che hanno ricevuto sanzioni interdittive.

Le norme applicative dovranno arrivare velocemente, a 30 giorni dall'entrata in vigore della manovra, e dovranno fissare: ulteriori criteri applicativi e la procedura prevista per l'accesso al beneficio, oltre alla trasmissione della documentazione per la quale sarà attivata un'apposita piattaforma.

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