Con Kyp e l’AI bresciana la supply chain è sotto controllo

ll software per l’affidabilità dei fornitori sfrutta oltre 100 indicatori fiscali ed economici e l’algoritmo è stato certificato dall’Università Bocconi
La dashboard di Kyp
La dashboard di Kyp
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Per lungo tempo il presidio della catena di fornitura, con il rischio di presenza al suo interno di società poco trasparenti se non addirittura dedite ad attività illegali (leggasi, tra le altre, fatture inesistenti e quindi «cartiere»), è rimasta un’attività limitata, per le società più illuminate, quasi esclusivamente in ottica di tutela in sede di contenzioso tributario. Ora la percezione del mercato è cambiata e interi settori, si pensi alla moda - esemplare i casi Alviero Martini, Dior, Valentino, Armani e, da ultimo, Loro Piana - o alla logistica, hanno fatto della vigilanza della supply chain una priorità.

Piattaforma

In questo contesto si inserisce una soluzione tecnologica tutta bresciana, lanciata nel 2023 ma che ora sta vivendo una nuova fase di sviluppo. La piattaforma Kyp (Know Your Partner), è una soluzione digitale «per la valutazione di fornitori e partner sulla base di dati certi e criteri autorevoli» sottolinea Marco Sartori, amministratore di Kyp srl, pmi innovativa con sede a Milano e Brescia. E se la sua genesi due anni fa, frutto delle competenze fiscali e tributarie dello Studio Bandera e di quella in materia di compliance di Complegal srl, era nata come strumento di difesa nel contenzioso fiscale, ora il perimetro di azione si è ampliato notevolmente.

«Lo scarso o mancato presidio della catena fornitura, o con strumenti non adeguati, è un problema sempre più centrale per le aziende, anche in chiave di rispetto dei criteri Esg - spiega Sartori -. Con Kyp le società hanno a disposizione una soluzione tecnologica in grado di fornire un quadro chiaro e trasparente dei fornitori e dei partner in genere».

Marco Sartori
Marco Sartori

Ciò grazie a un sistema tecnologico che poggia su oltre 100 indicatori forniti da numerose banche dati, in primis Infocamere, e su un sistema di Intelligenza artificiale proprietario, «con l’algoritmo certificato dall’Università Bocconi (partner scientifico ndr)» sottolinea, capace di analizzare gli schemi delle società fraudolente e compararli con i dati economici patrimoniali, organizzativi e di compliance, delle aziende partner: «Il nostro osservatorio giurisprudenziale permette di enucleare i comportamenti delle società ufficialmente dichiarate fraudolente: questi schemi vengono paragonati a quelli di società normali, per cercare di capire se nei loro atteggiamenti possano o meno esserci elementi di pericolosità». Una sorta di sistema di garanzia della «bontà» del fornitore, per evitare di finire in acque torbide e di doverne rispondere in sede giudiziaria.

Implementazione

Ulteriore novità di Kyp, lanciato nella sua attuale veste il 25 maggio 2025, «è l’implementazione del software - racconta Sartori -, con una rinnovata user experience e soprattutto ora totalmente automatizzato. Ciò significa che non si dovrà passare più attraverso la mediazione di un consulente ma ciascun soggetto interessato potrà caricare i propri dati autonomamente e utilizzare la piattaforma in prima persona».

Un cambio di paradigma che porterà anche a un possibile ampliamento dei target di mercato. A ciò si sta accompagnando negli ultimi tempi una forte campagna di marketing e advertising, volta sì a far conoscere Kyp e a trovare nuovi clienti, ma anche alla sensibilizzazione sul presidio dei rischi, ora più che mai un obbligo per chi vuole agitare nelle acque agitate dei mercati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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