La F.lli Dall’Era riparte: balzo dei ricavi da 6 a 28 milioni

Difficilmente i mercati ti concedono una seconda possibilità. Quando però la volontà di andare avanti è più forte dello sconforto allora questa possibilità la si può creare. A confermarlo è il caso della F.lli Dall’Era di Lograto, azienda dal 1969 specializzata nella commercializzazione, e in seguito anche nella prelavorazione, di prodotti siderurgici. Da circa 40 anni la società è guidata dai fratelli Davide Giuseppe e Alessandro Francesco, che l’hanno portata a raggiungere importanti traguardi «facendo leva sia sulla serietà nel modo di operare, puntando sull’affidabilità e sulla puntualità nei pagamenti - spiegano i due -, sia sugli investimenti, poiché gli utili li abbiamo sempre reinvestiti qui». Nonostante ciò, l’azienda subisce gli effetti della crisi del 2008, sebbene il colpo più duro arrivi più tardi.
A seguito di un controllo fiscale nel 2018 si innescano diverse tensioni finanziarie, principalmente dovute alla revoca degli affidamenti da parte delle banche, a cui fanno seguito il venir meno delle assicurazioni sui credito. Ma è l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate ad aprire la falla peggiore. «È nato tutto da un nostro fornitore che ha truffato il fisco - spiega Ottavia Tognoli affiancata dal direttore Nicola Gabbianelli -. Noi abbiamo dimostrato carte alla mano la nostra estraneità ma nel frattempo il danno era stato fatto». La F.lli Dall'Era subisce un duro colpo, d’immagine oltre che economico: «Abbiamo costruito la nostra storia basandoci sulla fiducia e sulla serietà. Ora sappiamo che qualsiasi fornitore deve essere valutato fin nel minimo dettaglio».
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A settembre 2019 perciò l’azienda si affida allo Studio Bandera per una mappatura della situazione e per capire dove intervenire per ovviare alle difficoltà. A seguito di tale attività nel gennaio del 2020 lo studio, affiancato da diversi altri professionisti (EY, e gli studi Mendolia, Bonzani e Rizzardi), opta per una procedura di concordato in continuità: «Tale scelta è stata dettata dalla concreta possibilità di rilancio aziendale» fanno sapere Valeria Mori e Nicola Cadei dello Studio Bandera. Oltre il 90% dei creditori (28 quelli «non finanziari») decide infatti di aderire al piano di ristrutturazione, «segno di quanto da noi costruito in 40 anni» evidenziano i due fratelli, mentre il debito nei confronti dell’erario viene ristrutturato a 13 milioni di euro: complessivamente il debito ristrutturato si attesta sui 38 milioni. A luglio di quest'anno il Tribunale di Brescia ha definitivamente omologato la procedura.
Il business nel frattempo, complice la ripresa dei mercati siderurgici che ha agevolato la ferrea volontà dell’azienda, ha ripreso vigore tant’è che il 2021 dovrebbe chiudersi con ricavi vicini ai 28 milioni (erano scesi a 6 milioni nel 2020) e oltre 44 mila tonnellate di prodotti venduti. Inoltre nel 2019 è anche nata la Inox Division, gestita da Gloria Dall’Era, che si occupa della commercializzazione di acciaio inox.
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