Economia

Gli immigrati se ne vanno e ora manca la manodopera

Siamo, in sostanza, i soliti cialtroni all'italiana: un commento a un fenomeno per cui le aziende stanno lanciando allarmi
Braccianti di origine straniera in un vigneto
Braccianti di origine straniera in un vigneto
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È cronaca di questi giorni, difficile da immaginare fino a qualche tempo fa: tanti immigrati lasciano l'Italia. Ma pensa te: sono mesi anni decenni che continuiamo a dire «basta immigrati» e vedi mo' che la litania pare funzionare: in tanti se ne vanno.

Ovviamente diverse le chiavi di lettura sui perché, una su tutte: è rimasta poca ciccia anche da noi e quindi si cerca un lavoro e forse un po' di fortuna da altre parti, magari rientrando a casa. Vale per molti immigrati dell'Est (chiedete a qualche kosovaro o montenegrino: lassù c'è un mezzo boom) e persino a qualche senegalese o tunisino. C'è questo fenomeno, interessante, tanta gente torna a casa. Evviva? Per tanti aspetti sì, per altri un po' meno. 

Abbiamo appena finito di dire evviva che, con singolare tempismo, sempre le cronache di questi giorni registrano l'alert delle aziende che lavorano nelle telecomunicazioni e che dicono che così non si può andare avanti, che non riescono ad aprire i cantieri perché manca manodopera, che di questo passo (azzoppato) i progetti (e i soldi) del Pnrr rischiamo di perderli perché non si riescono a rispettare i tempi. 

Messa così parrebbe la solita storia: mancano figure professionali qualificate, magari super qualificate, trattandosi di telecomunicazioni e fibra ottica si capisce che serve gente di una certa professionalità. Errore enorme: non stiamo parlando di ingegneri (che peraltro servono anche questi come il pane), bensì di personale disposto a lavorare a interrare e far arrivare la fibra ottica, cioè qualcuno che stia in strada a scavare e interrare cavi, muratori, manovali, gente di mestiere che certo deve avere un minimo di pratica ma nulla che abbia a che fare con un master. Di questo tipo servono 7500 addetti, più altri mille per l’attività di giunzione e qualche altro migliaio per attività appena extra. Open Fiber, per fare un nome, ne cerca 3-4 mila da affiancare agli attuali 8 mila. E trovarli è un problema.

Adesso, manco a dirlo, si lancia l'allarme. Adesso si chiede più immigrazione selezionata, i 140mila permessi di lavoro dovrebbero perlomeno raddoppiare. Ammesso, e non concesso, che qualcuno arrivi. Un po' arriveranno, se il monte-permessi sarà allargato, ma che si arrivi a fare il pieno è dubbio. E naturalmente c'è da superare uno scoglio non piccolo: dopo aver fatto una capa tanta con la storia che gli stranieri rubano il lavoro agli italiani, quegli stessi adesso dovranno dire che gli stranieri servono, sempre ammesso che arrivino. 

E così la cialtronaggine dovrà misurarsi con la realtà. Perché anche in questo, fa male dirlo, siamo italiani: cialtroni, ma con l'elastico... 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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