Economia

Industria bresciana, sono stranieri due dipendenti su dieci

Penalizzati dalla pandemia restano ancora fondamentali in molti settori
Nell'industria bresciana due lavoratori su dieci sono stranieri - © www.giornaledibrescia.it
Nell'industria bresciana due lavoratori su dieci sono stranieri - © www.giornaledibrescia.it
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«Ripresa dell’occupazione post-Covid tra i lavoratori immigrati che sono stati più penalizzati dalla pandemia, in quanto più precari e quindi non tutelati dal "blocco dei licenziamenti"».

L’analisi, aggiornata, è dei ricercatori della Fondazione Moressa i quali sottolineano: «Nonostante l’emergenza Covid abbia colpito fortemente i lavoratori immigrati, in quanto più precari rispetto agli italiani, il contributo dell’immigrazione continua ad essere fondamentale in molti settori. In questo senso, dovrebbe essere prioritario favorire gli ingressi legali e contrastare l’irregolarità». Nel 2020, emerge dall’analisi, il tasso di occupazione degli stranieri è diminuito di oltre 4 punti, scendendo per la prima volta al di sotto di quello degli italiani.

Nel 2021, invece, il Prodotto interno lordo italiano è tornato a crescere e così l’occupazione straniera. Gli occupati stranieri sono il 23,4% con un’incidenza del 12,2% sul totale degli occupati. La media è di un lavoratore su dieci straniero, due su dieci nelle industrie bresciane. L’andamento negli ultimi quattro anni conferma il calo avvenuto nel 2020 e la ripresa del 2021.

L’incidenza rispetto agli occupati totali, pari al 10,3% nel 2019, è scesa sotto il 10% a causa della pandemia (9,8% nel 2020), per poi risalire al 10,0% nel 2021. In agricoltura è straniero un lavoratore su 6. Il 45,8% degli occupati stranieri si concentra nel settore dei servizi, specialmente quelli alla persona (pensiamo alla collaborazione domestica e al lavoro di cura delle persone, soprattutto anziane). Migliaia di immigrate, pari al 9,1% di quel settore.

I settori con la maggiore incidenza degli occupati stranieri sono invece l’agricoltura (18% del settore), edilizia (15,5%) e ristorazione (15,3%). A livello regionale, quasi un quarto degli occupati stranieri si concentra in Lombardia (529 mila lavoratori). L’incidenza maggiore nel mondo del lavoro si registra al Centro-Nord, con tre regioni sopra il 12% (Emilia Romagna 13,0%, Lazio 12,6%, Lombardia 12,2%) e altre tre sopra l'11% (Toscana 11,9%, Veneto 11,6%, Umbria 11,0%).

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