Non solo paesaggi e turismo: «La montagna è un motore economico»

Non solo begli scorci, turismo e tradizioni, ma leva strategica per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Questo il valore, forse per troppo tempo poco sottolineato, della montagna bresciana, al centro del convegno promosso da Coldiretti Brescia a Caino nell’ambito della Festa dell’agricoltura di montagna, prima edizione della rassegna organizzata proprio dall’associazione imprenditoriale insieme ai Comuni della Valle del Garza (oltre a Caino anche Nave e Bovezzo).
In questa nuova centralità economica il ruolo principale lo gioca l’impresa agricola, che rappresenta non solo fonte di reddito ma presidio anche del territorio, gestione sostenibile delle risorse e coesione sociale. «Le aree montane sono il cuore della nostra identità agricola e ambientale. Qui l’agricoltura è presidio del territorio, tutela del paesaggio e della coesione sociale – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Brescia Andrea Repossini –. Per questo servono politiche mirate, semplificazione e risorse che consentano agli agricoltori di restare e innovare».

Le richieste del mondo agricolo si intrecciano però con la necessità di costruire un futuro sostenibile, non solo economicamente, per le aree interne. «La montagna che vogliamo è viva, produttiva e consapevole del proprio valore – le parole di Gianluca Barbacovi, presidente di Federforeste e di Coldiretti Trentino Alto Adige –. Serve una gestione attiva dei boschi e una filiera del legno capace di generare lavoro ed energia pulita. Una montagna che produce è una montagna che sostiene l’Italia».
Parole che si riflettono in chi come Stefania Reali, imprenditrice agricola di Bovegno alla guida dell’azienda «Cosa tiene accese le stelle», la fatica e la passione di chi vive la montagna le vivono ogni giorno: «L’agricoltura qui significa rispettare i tempi della natura e trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Significa non solo produrre ma vivere la montagna».
A farle eco la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti, che ha ribadito la centralità delle comunità rurali: «La montagna vive grazie a chi resta e lavora in terre difficili ma straordinarie. Con la Festa dell’agricoltura di montagna (durerà fino a domenica 11 ottobre) abbiamo voluto creare un momento di incontro e di confronto utile a valorizzare il lavoro degli agricoltori e ascoltare le esigenze di chi tiene vive le nostre valli, per proseguire questo percorso di presenza, ascolto e valorizzazione dell’agricoltura montana, cuore autentico del nostro territorio».
Chi è intervenuto
Al convegno hanno partecipato anche i sindaci di Caino Cesare Sambrici, di Bovezzo Sara Ghidoni e di Nave Matteo Franzoni, i consiglieri regionali Floriano Massardi, Carlo Bravo eClaudia Carzeri, il presidente della Comunità Montana della Valle Trompia Massimo Ottelli e quello della Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini, il direttore di Izsler Giorgio Varisco, la responsabile del polo Unimont della statale di Milano Anna Giorgi e il presidente di Uncem Tiziano Maffezzini.
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