Dichiarazione dei redditi, nel Bresciano 6 milioni di euro dal 5xmille

Sono 1.754 le realtà che hanno percepito una quota dell’imposta Irpef di 179.909 contribuenti
Tempo di dichiarazione dei redditi
Tempo di dichiarazione dei redditi
AA

Il 5xmille vale più di 6 milioni per il Bresciano, per la precisione 6.112.060,29 euro. Questo quanto è stato donato con la dichiarazione dei redditi 2024. Sono stati 179.909 i contribuenti che hanno scelto di destinare una quota dell’imposta Irpef a una delle 1.754 realtà del territorio iscritte, e cioè Comuni, associazioni sportive, del terzo settore e volontariato, ricerca sanitaria o tutela e promozione culturale. In tutto in Italia sono 80.599 le realtà accreditate per 525 milioni di euro e 17.335.628 contribuenti.

I dati

Gli italiani si dimostrano molto attenti alla salute e infatti a portarsi a casa la maggior quantità di donazioni è la Fondazione italiana per la ricerca sul cancro - Airc con 1.637.880 di firme e un importo erogabile pari a 69.341.099,23. Seguono Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro (12.199.391,11 euro), Emergency (11.332.519,82 euro), Lega del filo d’oro (9.371.075,57) e Ail, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (8.741.497,55).

In città e provincia

Al Comune di Brescia sono arrivati 2,4 milioni di euro nel 2024 - Foto Roberto Zilli/Fotolia © www.giornaledibrescia.it
Al Comune di Brescia sono arrivati 2,4 milioni di euro nel 2024 - Foto Roberto Zilli/Fotolia © www.giornaledibrescia.it

E nel Bresciano? Bisogna premettere che i dati non sono lo specchio fedele dei contribuenti bresciani perché non tutti, ovviamente, scelgono di destinare il 5xmille a realtà del territorio dove vivono. Nel Bresciano, come detto, arrivano poco più di 6 milioni di euro che vanno a 1.754 realtà: 1.298 sono gli enti del terzo settore e onlus che hanno avuto 151.176 preferenze, 16.872 scelte per i 205 Comuni, 7.512 preferenze per 242 associazioni sportive dilettantistiche. I due enti di ricerca sanitaria sono stati scelti da 1.381 contribuenti, i quattro di ricerca scientifica da 2.757 e le tre realtà che si occupano di cultura e paesaggio hanno avuto 211 firme a favore.

La mappa

Tirando la riga e facendo la somma Brescia è il territorio più ricco: qui, con la dichiarazione dei redditi 2024, sono arrivati 2,4 milioni di euro; seguono Desenzano (184mila euro), Lumezzane (175mila euro), Chiari (148mila) e Palazzolo (130mila). Ma andiamo a vedere, al di là dei luoghi dove hanno sede le realtà, dove va il 5xmille dell’Irpef: è l’Acli, Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, a raccogliere più donazioni con 172.799,32 euro (8.509 firme). Scorrendo l’elenco troviamo «Uno per tutti, tutti per loro di Chiari» che si occupa della cura di animali disabili (108.065,37 euro grazie a 4.490 contrinuenti); Fondazione Poliambulanza (99.262,82 euro); Abe, Associazione bambino emopatico (91.964,71 euro).

I municipi

Meritano un capitolo a parte i Comuni: la norma, infatti, dà la possibilità di destinare il 5xmille delle trattenute Irpef alle attività del proprio Comune, che però sono vincolati a destinare le risorse alle proprie attività sociali, firmando su «Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza», nella sezione «Scelta della destinazione del cinque per mille dell’Irpef». Ecco la «classifica»: il più preferenziato della provincia è quello di Brescia che vede entrare nelle sue casse 58.483,62 euro, poi troviamo Sarezzo (23.874,05 euro), Montichiari (13.605,09 euro), Gussago (13.288,22 euro) e Desenzano. Se non si firma per devolvere il 5xmille a un ente indicandone il codice, la quota d’imposta viene distribuita tra tutte le organizzazioni appartenenti alla stessa categoria, se non si esprime nemmeno una preferenza per l’ambito verrà assegnato allo Stato. Gli enti che ricevono fondi sono tenuti a rendicontare in modo dettagliato come li hanno spesi entro un anno.

Dalla Loggia

«Un buon risultato, in linea con gli anni precedenti»: a commentare così la fiducia dei bresciani per l’Amministrazione comunale è l’assessore al Bilancio della Loggia, Marco Garza. «Non siamo in contrapposizione con realtà del terzo settore o associazioni – dice –, ma è una possibilità che c’è e quanto arriva nelle casse comunali viene rendicontato in maniera puntuale. E forse è proprio questo a dare fiducia ai contribuenti». I fondi del 5x1000 del 2024 sono stati di 58.483,62 euro «che noi destiniamo alle donne vittime di violenza – sottolinea l’assessore –, attività per la quale, comunque, spendiamo ben di più, ma questi soldi ci danno una mano».

Contro la violenza di genere

Il Comune di Brescia non fa attività promozionale per il 5x1000 «per non entrare in contrasto con altre realtà – dice Garza –. Credo a questo punto che la scelta dei cittadini sia dettata dalla certezza che l’ente comunale gestisce in maniera trasparente e puntuale i fondi. È un atto di fiducia». Insomma, ben felici di riceverlo e di utilizzarlo per uno scopo più che utile. Il Comune di Brescia, infatti, dal 2013, a seguito della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, ha assunto il ruolo di capofila della Rete interistituzionale territoriale a contrasto della violenza di genere, formalizzata nel 2014 mediante la sottoscrizione del primo protocollo d’intesa. La Rete comprende Prefettura, forze dell’ordine, autorità giudiziarie, direzione istituti penitenziari di Brescia, 26 Amministrazioni, Ats di Brescia, strutture ospedaliere, centri antiviolenza, enti gestori di case rifugio, università e altre realtà del terzo settore.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.