Economia

Cgil, Landini: «Urgente cassa integrazione per il caldo: l'allerta è ora»

Lo ha detto il segretario del sindacato a margine dell’incontro a cui sta partecipando alla festa della Fiom Cgil Lombardia a Collebeato
Il segretario Maurizio Landini - Foto Ansa/Riccardo Antimani © www.giornaledibrescia.it
Il segretario Maurizio Landini - Foto Ansa/Riccardo Antimani © www.giornaledibrescia.it
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«Noi stiamo dicendo una cosa molto precisa: che bisogna fare un provvedimento subito per dare la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in tutti i settori, come strumento laddove non ci sono le condizione per lavorare perché il caldo mette a rischio la vita delle persone». Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini a margine dell’incontro a cui sta partecipando alla festa della Fiom Cgil Lombardia a Collebeato.

«Contemporaneamente diciamo che serve un provvedimento per stabilire anche quale è una temperatura oltre la quale non si deve continuare a lavorare, in modo che non sia un arbitrio ma c'è chi lo decide.

E stiamo anche dicendo che nei luoghi di lavoro bisogna determinare le condizioni attraverso pause, attraverso tutto quello che è necessario per evitare tutto quello che sta succedendo in questi giorni, che si muore lavorando per il caldo. Questo per noi non è accettabile» le parole di Landini. «Per quello che ci riguarda l'abbiamo detto al governo: c'è bisogno di intervenire subito con un provvedimento già da lunedì che dica che queste cose sono fattibili. Non è questo il momento di continuare a discutere per decidere cosa fare perché il caldo c'è adesso e va trattato».

Salario minimo

Il segretario è tornato anche a parlare di salario minimo. «Pensiamo che oggi portare il salario minimo a 9-10 euro all'ora sia un tema urgente che va affrontato e, dall'altra parte, credo che bisogna superare la precarietà perché abbiamo una maggioranza di giovani che continua ad andare via dal nostro Paese proprio perché qui non trova condizioni sufficienti e c'è uno scollamento troppo elevato» ha detto Landini. «Non stiamo pensando a un intervento legislativo per introdurre il salario minimo, ma a fare un provvedimento che sancisca il valore generale dei contratti collettivi nazionali. Il vero problema è aumentare strutturalmente i salari perché la gente non ce la fa ed anche il Governo deve fare la sua parte» ha spiegato, intervistato da Erminio Bissolotti del Giornale di Brescia. «Non ci può essere nessuno che, lavorando, è povero, ma il lavoro deve permettere di vivere dignitosamente e di realizzarsi come persona».

Sciopero generale

Dal palco di Brescia, Landini ha anche annunciato uno sciopero generale per martedì 12 settembre. «Sarà necessario farlo contro la legge di bilancio - ha annunciato -. Faremo una consultazione straordinaria tra i lavoratori a settembre e non solo per chiedere se mobilitarsi, ma anche per capire come vogliamo farlo e come convincere le persone a venire con noi a Roma» ha detto Landini.

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