Stipendi troppo bassi, a Brescia una persona su sei a rischio povertà
Se nel 2024 ha piovuto sulle teste di milioni di lavoratori, quest’anno potrebbe persino grandinare. La metafora regge, stando all’ultima istantanea dell’Istat sullo stato di salute del nostro Paese. A spaventare è soprattutto la frenata del Pil nel corso del 2025, che rischia di aggravare uno scenario sociale diventato già borderline per tante, troppe persone.
I dati
Il rapporto annuale dell’istituto di statistica, d’altronde, non fa sconti: in Italia quasi un quarto della popolazione (il 23,1%) è a rischio povertà o esclusione sociale (rispetto al 2023 la percentuale cresce di 0,3 punti). Al Sud lo scenario è devastante: qui chi rischia di scendere sotto la fatidica soglia di povertà è il 39,8%. E in provincia di Brescia? Secondo le prime indiscrezioni sul nuovo Flash Report dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse di Caritas Diocesana di Brescia (che verrà pubblicato prossimamente), nel 2024 il rischio di povertà o esclusione sociale è aumentato fino ad oltre il 15% del totale della popolazione: in sostanza un bresciano su sei vede lo spettro della povertà dietro di sé. Ma l’incremento è diffuso e riguarda anche il territorio regionale: in Lombardia la percentuale è infatti cresciuta al 14,1%.
Spettro povertà
Finire «ai margini» non è poi così difficile: i fattori di rischio sono un reddito inferiore al 60% di quello mediano, una grave deprivazione materiale e la bassa intensità di lavoro. L’allarme riguarda soprattutto chi vive in famiglie il cui principale percettore di reddito ha meno di 35 anni. E poi c’è chi è divorziato, separato o vedovo, che nel 2025 è sempre più esposto a condizioni di disagio economico (come confermano i numeri dei padri separati ospiti in strutture di accoglienza in città). Elementi che conducono ad una sola origine: la perdita del potere d’acquisto e gli stipendi fermi. Tra il 2019 e il 2024 in Italia le retribuzioni contrattuali hanno infatti perso il 10,5% del potere d'acquisto a causa della forte crescita dei prezzi. Una spirale che è stata rilevante soprattutto alla fine 2022 quando ha raggiunto il 15%, mentre è scesa nel periodo successivo toccando l’8,7% a febbraio e risalendo al 10% lo scorso marzo.
I salari reali
Per i bresciani i cosiddetti «salari reali» tra il 2010 e il 2022 sono crollati di quasi il 10%, pari a oltre duemila euro in meno. Perché anche se il reddito dei lavoratori in provincia è cresciuto di quasi 1.200 euro in dodici mesi (secondo le dichiarazioni fiscali presentate nel 2024 relative all’anno precedente, l’ultimo disponibile), è pur vero che tra il gennaio del 2018 e il gennaio 2024 l’inflazione è cresciuta di quasi il 18%. Di conseguenza, il denaro effettivo nelle tasche dei bresciani perde sempre più valore. E difatti quegli oltre 3mila euro che vengono guadagnati in più rispetto a sei anni fa valgono il 15% in meno. Peggio che azzerati
Uno scenario confermato a livello nazionale dall’Istat che, guardando al reddito reale da lavoro per occupato (compresa quindi l’occupazione indipendente), segnala che nel 2024 «è più elevato rispetto al 2014, anno di minimo dopo la grande recessione degli anni precedenti, ma più basso del 7,3% rispetto al 2004 (-5,8% per i dipendenti) per la perdita di potere d’acquisto dovuta all'inflazione con riduzioni per tutte le classi di età».
I cambiamenti demografici
Insomma, nonostante il calo del reddito da lavoro, tra il 2004 e il 2024 il reddito familiare equivalente «è aumentato del 6,3%, grazie ai cambiamenti demografici (in particolare la riduzione della quota delle famiglie con figli), all’aumento del numero di componenti occupati e alla maggior diffusione della proprietà della casa di abitazione.
In pratica il reddito reale da lavoro per occupato si è ridotto ma quello delle famiglie è cresciuto grazie al fatto che in molti casi è entrato in casa un secondo stipendio e che la famiglia è meno numerosa. Peccato che tutto (o quasi) sia vanificato dall’inflazione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.