Economia

Birra Ceres mette nel mirino la salodiana Cedral Tassoni

Offerte da 4 gruppi: Royal Unibrew, Refresco, spumanti Ferrari e La Galvanina
Le linee produttive della Cedral Tassoni - © www.giornaledibrescia.it
Le linee produttive della Cedral Tassoni - © www.giornaledibrescia.it
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Quattro offerte pesanti per rilevare lo storico gioiello salodiano Cedral Tassoni fondato da Paolo Amadei 228 anni fa. La società è stata messa in vendita dalla famiglia proprietaria (presidente è Michela Redini) e, secondo indiscrezioni, sarebbero in corsa quattro potenziali acquirenti: due stranieri e due italiani.

Tra i pretendenti ci sarebbe la multinazionale danese Royal Unibrew, noto produttore di birra (tra i marchi detenuti c’è la Ceres) che nel 2017 ha rilevato anche Campari Lemonsoda, Oransoda, Pelmosoda e Mojito Soda, raggruppate sotto il marchio Freedea. In corsa ci sarebbe anche la multinazionale olandese Refresco, che due anni fa ha rilevato Beltè dal gruppo San Pellegrino e prima ancora Spumador e Acqua Recoaro. Due i gruppi italiani in lizza: Lunelli, che possiede gli spumanti Ferrari e l’acqua minerale Surgiva; e La Galvanina, marchio di acque del fondo Riverside.

La società salodiana venne fondata nel 1793 che da quatto generazioni è di proprietà della stessa famiglia. Il gruppo è stato messo invendita: la società, valutata circa 20 milioni di euro, è assistita nell’asta dall’advisor Equita.

Nata come spezieria, Cedral Tassoni venne fondata a Salò da Paolo Amadei che aveva acquistato la farmacia dandole un carattere industriale, dividendo la distilleria dalla farmacia. Nel 1921 era subentrato Carlo Amadei, figlio di Paolo, e l’azienda era entrata in una nuova fase di espansione. Carlo Amadei aveva creato un nuovo prodotto, la Cedrata Tassoni, che fu accolta con entusiasmo dal mercato. Nel 1966 era subentrata nella gestione Ornella Amadei, figlia di Carlo.

L’azienda aveva rinnovato la propria comunicazione attraverso la pubblicità su grandi quotidiani e periodici, fino alle apparizioni in TV con i caroselli di Mina attraverso i quali divenne marchio icona dell’Italia del boom economico. Nel 2009 il testimone era passato alla figlia Michela Redini, che anche successivamente con sotto la guda dell’amministratore delegato Elio Accardo, aveva avviato un programma di rinnovamento dell’azienda attraverso l’ampliamento del portafoglio prodotti, l’avvicinamento a nuovi target di consumatori, la proposizione del concetto di «miscelazione» dei prodotti Tassoni, la nascita di nuove referenze e l’espansione all’estero. Sotto la sua guida, Cedral Tassoni aveva aperto nuovi mercati e canali di distribuzione, aggiungendo nuovi prodotti al suo listino, diviso oggi tra bibite, sciroppi analcolici e spiriti. Dal 2014 Tassoni ha introdotto sul mercato nuove bibite diventate best seller: Tonica Superfine Tassoni con aroma naturale di cedro, seguita dalla linea Fiori e Frutti.

Nel 2019 la linea Fiori e Frutti è diventata biologica e sono nate la Tonica con i Limoni del Garda e la Soda Water. Nel 2019 l’azienda - sempre presieduta da Michela Redini - ha chiuso con ricavi per 9,9 milioni di euro, un ebitda di 1,7 milioni e una liquidità netta di 3,1 milioni. Negli ultimi anni Cedral Tassoni ha aeffettuato investimenti in automazione, mentre i 26 dipendenti rispettano l’antica ricetta per estrarre l'essenza aromatica dalla buccia dei cedri dai quali nasce una bevanta inimitabile.

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