Acquisizioni: in 10 anni a Brescia 352 operazioni per oltre 6,1 miliardi

Fusioni, acquisizioni, aggregazioni, cessioni: in una sola parola, M&A. Dietro questa sigla del mondo della finanza si muove il cuore strategico delle imprese che vogliono crescere, riposizionarsi o affrontare nuove sfide competitive. Operazioni complesse, dove numeri e visione devono avanzare insieme, trasformando il cambiamento in un’occasione di sviluppo. Dal 2015 al 2024 nella provincia di Brescia si sono concluse 352 operazioni di M&A per un controvalore complessivo di oltre 6,1 miliardi (il dato è naturalmente sottostimato visto che per molte non è stato divulgato il valore della transazione).
Operazioni straordinarie che hanno portato nella nostra provincia investimenti esteri per oltre 2,6 miliardi (79 deal), provenienti principalmente da Stati Uniti, Uk e Francia. Sono invece 35 gli investimenti conclusi da società bresciane che hanno intrapreso un percorso di internazionalizzazione, in particolar modo negli Usa, Francia e Germania. Mentre 127 dela sono le acquisizioni concluse da aziende bresciane sul territorio italiano e 11 quelle concluse da acquirenti italiani nel Bresciano.
L’analisi Kpmg
I dati sono frutto dell’analisi realizzata da Kpmg per il Giornale di Brescia e mostrano come nei primi nove mesi del 2025, il mercato delle fusioni e acquisizioni abbia avuto un’accelerazione con ben 42 operazioni straordinarie, per un controvalore che supera abbondantemente 705 milioni di euro. «Il mercato M&A italiano si è mostrato resiliente - afferma Max Fiani, partner Kpmg e curatore del rapporto M&A -. Il 2024 si era chiuso con numeri record a livello nazionale: 1.441 operazioni.
Per il 2025, i dati preliminari indicano un lieve rallentamento nell’ultimo trimestre, legato all’incertezza generata dai dazi statunitensi e dalle tensioni geopolitiche. Tuttavia, il forte interesse degli investitori finanziari, in particolare dei fondi di private equity, verso le pmi italiane, soprattutto in province industriali come Brescia, conferma la capacità del nostro tessuto imprenditoriale di attrarre capitali e generare valore».
La radiografia
L’analisi Kpmg mostra come nei primi nove mesi del 2025 sulle 42 operazioni messe a segno, prevalgono le operazioni «domestiche» sia in termini di valore sia di volumi: sono 12 gli acquirenti provenienti dall’estero su aziende bresciane e 5 le acquisizioni bresciane all’estero. Il dato conferma un trend segnato da un forte interesse da parte degli investitori esteri per le nostre eccellenze.
«Le imprese bresciane hanno confermato anche nel 2025 una significativa dinamicità nel mercato delle operazioni di M&A, a testimonianza di un tessuto imprenditoriale solido e competitivo - dichiara Monica Mazzotti, partner Kpmg Brescia -. Sebbene le transazioni siano attualmente concentrate nel mercato domestico e le iniziative verso l’estero risultino ancora limitate, l’espansione internazionale attraverso acquisizioni potrebbe rappresentare in futuro una leva strategica da attivare, anche quale risposta alle sfide globali».
I principali deal
Tra le più rilevanti operazioni del 2025, in termini di controvalore, si segnala l’acquisizione da parte del Fondo Nuo (controllato dalla famiglia cinese Pao-Cheng) della quotata Bialetti Industrie di Coccaglio e successivo delisting per un controvalore di oltre 72 milioni.
Sempre nel comparto Consumer Markets, il gruppo Ca’ Zampa (strutture veterinarie) ha rafforzato la propria posizione nel mercato veterinario con l’acquisizione del 100% delle quote dei della bresciana BluVet (controvalore circa 39,3 milioni). Da segnalare anche l’operazione che ha portato la veneta Frigoveneta, piattaforma italiana per la refrigerazione industriale e commerciale controllata da Ambienta sgr, ad acquisire Bonera Refrigerazioni di Ome. Ed il gruppo Usa, Franklin Energy, che ha acquisito le attività americane della gavardese Gruppo Energie Valsabbia.
Tra le aziende bresciane «bidder» si segnala l’attivismo del gruppo Clerici (distribuzione prodotti idrotermosanitari) che ha acquisito il ramo d’azienda della veneta Acquaprogetti e l’ingresso nel capitale della romana Galli Innocenti & C.
La quotata Gefran ha acquisito il 60% di CZ Elettronica e Mecatronica, entrambe con sede in provincia di Vicenza e il 22% in 40Factory scaleup tech che offre ai costruttori di macchine industriali finali una piattaforma Industrial loT per la raccolta ed utilizzo dei dati. Come la Os Holding delle famiglie Saccone e Dalla Bona che ha rilevato il restante 30% di Olimpia Splendid dal fondo Alto Partners. Anche La Leonessa di Carpenedolo della Famiglia Pasotti Ghirardi e specializzata in cuscinetti e ralle, ha acquisito, dalla multinazionale Dana Corporation, un’ulteriore partecipazione del 36% del capitale di Leonessa Bearings Co. Ltd.
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