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Acciaierie di Calvisano, più welfare aziendale e aumenti salariali

Flavio Archetti
Il 22 luglio è stato siglato l’accordo integrativo che interesserà 137 dipendenti. Il contratto mira a incrementare gli stipendi dei lavoratori e ad aumentare le ore di permesso retribuito
Uno scorcio dello stabilimento di Acciaierie a Calvisano - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio dello stabilimento di Acciaierie a Calvisano - © www.giornaledibrescia.it
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Sedici venerdì corti all’anno di cinque ore, agevolazioni alle neo mamme (o ai neo papà) per rimanere con il bambino lavorando da casa (smart working) fino ai tre anni del piccolo, e buste paga più pesanti. È un nuovo contratto integrativo che persegue l’obiettivo di migliorare il benessere in azienda quello sottoscritto il 22 luglio in Acciaierie di Calvisano (gruppo Feralpi) dall’azienda e dalle segreterie cittadine di Fim Cisl e Uilm Uil, in cui – secondo i firmatari – si sono uniti l’incremento degli stipendi a una miglior conciliazione dei tempi di vita e lavoro.

Dal punto di vista economico i 137 dipendenti (dato al 31 dicembre 2024) avranno sia un premio di partecipazione che potrà raggiungere i 950 euro annui, sia un premio di risultato che nel quadriennio 2025-2028 potrebbe valere un incremento a regime del 18% rispetto all’accordo precedente. In tema di conciliazione vita-lavoro le ore di permesso retribuito saranno 40, comprendendo sia i permessi per le malattie dei figli che quelli per le visite mediche di figli e genitori. A queste se ne aggiungono 24 tra flessibilità organizzativa e venerdì a orario ridotto, questi ultimi soprattutto per gli impiegati.

In più, accogliendo in via sperimentale e per la durata dell’accordo (quattro anni) una specifica richiesta di Rsu e organizzazioni sindacali, si è rafforzata la sensibilità in fatto di diversità e inclusione, estendendo di tre mesi (per un totale di nove) la tutela introdotta dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per le donne vittime di violenza, e incrementando per tutta la durata del periodo i permessi retribuiti.

Per il segretario di Uilm Brescia, Ettore Burlini: «Siglare l’accordo è stato l’avvio di un nuovo livello di contrattazione. Ha significato infatti raggiungere un obiettivo importante che risponde a diverse necessità, da quelle economiche a quelle della vita quotidiana. L’inserimento del premio di partecipazione, per esempio, rafforzerà i redditi con 950 euro annui, e lo stesso farà l’aumento del massimale per il premio di risultato, ma molto buono è anche garantire alle mamme che lo vogliono la possibilità di stare con i figli fino a che sono piccolissimi».

Secondo Roberto Farina, operatore della bassa bresciana di Fim Cisl, «Guadagnare nuovi vantaggi come questi in una fase di mercato non semplice per la siderurgia ha una valenza ancora maggiore, sia perché rafforza gli impegni su sicurezza e sulla formazione, sia perché mette al centro i bisogni delle persone facilitando la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Naturalmente, e non era cosa scontata, siamo tutti soddisfatti anche per la dimensione economica».

Antonio Cotelli, direttore risorse umane di Feralpi Group, pone l’accento su «Condivisione di valori e obiettivi, collaborazione e rispetto tra le parti, che sono state le vere direttrici del percorso che ha portato a sottoscrivere un accordo costruttivo. Il contratto vuole rispondere ai bisogni emergenti nella nostra società, evidenziando che crescita economica e benessere non sono in antitesi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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