A2A, aumentano del 13% i ricavi nel primo semestre

La Redazione Web
Oggi il Consiglio di amministrazione ha esaminato e approvato l’Informativa semestrale al 30 giugno 2025
La sede di A2A a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Si è riunito oggi il Consiglio di amministrazione di A2A che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato l’Informativa semestrale al 30 giugno 2025. Nel periodo in esame i ricavi del gruppo sono pari a 6.891 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (6.091 milioni di euro).

La variazione

La variazione è riconducibile principalmente all’aumento dei prezzi unitari del comparto retail, del teleriscaldamento e dello smaltimento rifiuti, nonché all’apporto del consolidamento della società Duereti. In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 5.203 milioni di euro, registrando un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19%). Il costo del personale, pari a 465 milioni di euro, aumenta di 23 milioni di euro (+5%).

Full-time equivalent

La variazione è legata per l’80% al maggior numero di Fte (full-time equivalent) del primo semestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+680 Fte, +5%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2024 e nei primi mesi del 2025, dell’integrazione delle risorse della società Duereti, dell’avvio di nuove gare e al potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del gruppo. La restante parte dell’incremento è ascrivibile all’effetto degli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali e per incrementi di merito, in parte compensati dai minori oneri per mobilità e incentivo all’esodo.

Margine operativo lordo

Il margine operativo lordo è pari a 1.223 milioni di euro, in riduzione del 4%, -56 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2024 (1.279 milioni di euro) a seguito prevalentemente di una produzione idroelettrica più in linea con le medie storiche. Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’Ebitda risulta in crescita del 2%. Il margine operativo lordo ordinario è pari a 1.194 milioni di euro, in riduzione del 6% rispetto al primo semestre dell’anno precedente (1.269 milioni di euro). L’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda di gruppo sale al 32% (25% nel primo semestre del 2024) anche grazie al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti, pari a 44 milioni di euro nel primo semestre del 2025.

Il nuovo logo di A2A
Il nuovo logo di A2A

Risultato operativo netto

Il risultato operativo netto si attesta a 718 milioni di euro, in riduzione del 6%, -47 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024 (765 milioni di euro). Tale variazione è riconducibile alla flessione del margine operativo lordo sopra menzionato, all’incremento degli ammortamenti per 28 milioni di euro dovuto alle variazioni di perimetro (15 milioni di euro) e agli investimenti realizzati, nonché ai minori accantonamenti a fondo rischi e crediti.

Oneri finanziari netti

Gli oneri finanziari netti risultano pari a 85 milioni di euro, in incremento rispetto ai 61 milioni di euro del primo semestre dell’anno precedente, principalmente per i maggiori oneri relativi sia all’emissione dell’European greenbond effettuata a gennaio 2025 sia ai finanziamenti erogati a partire dal terzo trimestre 2024, in particolar modo il finanziamento green «ponte» da 600 milioni di euro per l’acquisizione delle reti elettriche di e-distribuzione confluite in Duereti.

Imposte

Le imposte si attestano a 186 milioni di euro, con un tax rate del 29% – come nello stesso periodo dell’anno precedente – e risultano in riduzione di 21 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2024 per una minore base imponibile. L’utile netto ordinario di pertinenza del gruppo è pari a 426 milioni di euro, in riduzione dell’11% rispetto al primo semestre 2024 (478 milioni di euro). L’utile netto di pertinenza del gruppo risulta pari a 434 milioni di euro in riduzione di 55 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (489 milioni di euro, -11%). al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’utile netto è in crescita dell’1%.

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