A2A, nel 2024 generato oltre mezzo miliardo di valore per il Bresciano
I numeri non possono lasciare indifferenti. 547 milioni di euro generati per il territorio, 286 milioni di investimenti, 600mila tonnellate di CO2 evitate grazie al sistema energia-ambiente e zero rifiuti in discarica e oltre 10mila studenti coinvolti nei progetti di educazione ambientale. A2A si conferma una delle più importanti realtà industriali del Bresciano: a testimoniarlo è il Bilancio di sostenibilità territoriale, presentato oggi dal presidente del Gruppo Roberto Tasca e dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini. Insieme a loro la sindaca di Brescia Laura Castelletti, il presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini e il vicepresidente di Confindustria Brescia Matteo Meroni.

I 547 milioni di euro sono stati distribuiti sotto forma di dividendi, stipendi, imposte, canoni e concessioni locali, sponsorizzazioni e ordini in forniture. «Il Bilancio di Sostenibilità Territoriale è uno strumento che va oltre la rendicontazione: rappresenta un momento di ascolto e confronto con tutti i nostri stakeholder, in cui riaffermiamo il nostro impegno a lavorare insieme al territorio per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo. Brescia è un contesto strategico per il nostro Gruppo, non solo per la sua dimensione industriale, ma per la capacità di anticipare modelli di sviluppo sostenibile replicabili su scala nazionale ed europea», ha sottolineato il presidente Tasca.
Investimenti
I circa 286 milioni di euro di investimenti realizzati hanno interessato ambiti infrastrutturali chiave per l’economia circolare e transizione energetica, pilastri del Piano industriale di A2A fino al 2035. A2A ha continuato a investire nel comparto della distribuzione elettrica: a fine dicembre, il Gruppo ha completato l’acquisizione da E-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti per le attività di distribuzione in alcuni Comuni situati nelle province di Milano e Brescia. A2A gestisce ora anche la rete elettrica dei Comuni della Val Trompia (circa 66mila contatori e quasi 1900 km di rete), che si aggiungono alle aree storiche gestite nel Bresciano: la città, l’Alto Garda e la Valle Sabbia. Nel complesso, nei prossimi dieci anni A2A investirà oltre 4 miliardi di euro per il potenziamento della rete elettrica. Tra gli interventi portati avanti, anche la nuova cabina primaria Violino, inaugurata lo scorso giugno.
Avanguardia
Nella provincia di Brescia, inoltre, Aprica ha raccolto oltre 299mila tonnellate di rifiuti, recuperandone il 100% chiudendo così il cerchio dell’economia circolare: gli scarti sono destinati a recupero di materia (74%) o di energia (26%). Nulla viene inviato in discarica.
«Gli investimenti hanno permesso di accelerare la transizione ecologica – ha precisato l’amministratore delegato Mazzoncini. Non si tratta solo di ammodernamento tecnologico, ma di una trasformazione strutturale, che guarda al futuro della città. I nostri investimenti hanno infatti abilitato soluzioni innovative che pongono Brescia all’avanguardia tra i centri urbani europei: dalla valorizzazione del calore residuo generato dal termoutilizzatore o dai data center, ai sistemi di teleriscaldamento sempre più efficienti, fino ancora ai progetti sperimentali sulla guida autonoma».
Il presidente di Confindustria Lombardia Pasini ha evidenziato invece il lavoro svolto dalle amministrazioni e dalle imprese. «Abbiamo un’eccellenza bresciana – ha precisato –. Bisogna però ricordare chi ha voluto il termoutilizzatore e capire da dove siamo partiti. Anche per questo siamo qui oggi. Questa è la prova che se si mettono insieme pubblico e privato si può andare molto lontano.
Sostenibilità
Durante l’incontro si è parlato molto si sostenibilità. «Gli importanti investimenti aprono prospettive molto interessanti – ha detto la sindaca Castelletti –. Ma pongono anche obiettivi a cui dedicare impegno. È importante iniziare a parlare di cultura della sostenibilità. Il 24% dei cittadini bresciani sono di origine straniera e dobbiamo renderci conto che non tutti abbiamo gli stessi paradigmi di riferimento. Dobbiamo andare nelle comunità e sensibilizzare sulla tematica».
Anche Meroni ha confermato l’impegno di Confindustria in merito alla sostenibilità. «È possibile raggiungere livelli sempre più alti – ha commentato –. Sembrava impossibile fare la raccolta differenziata e adesso siamo primi in Italia: dev’essere lo stesso processo. Sappiamo che alcuni industriali sono preoccupati dal Green deal, siamo al loro fianco per garantire neutralità climatica e sostenibilità economica».
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