L’energia green dei ragazzi del Primo Levi conquista il Da Vinci 4.0

Lo squadrone misto del Primo Levi sbaraglia la concorrenza e vince la sesta edizione del Da Vinci 4.0 con la sua parete ventilata. La finale della nostra iniziativa, ospitata ieri mattina nella sede del Giornale di Brescia in occasione del suo 80esimo anniversario, ha incoronato campioni i «TecnoCat», team composto da alcuni studenti dell’indirizzo di Meccanica e Meccatronica di Lumezzane e da altri dell’indirizzo di Costruzione, Ambiente e Territorio di Sarezzo. Lacrime di gioia per il professor Maurizio Maritato, che dopo cinque edizioni è riuscito a riportare i suoi ragazzi sul gradino più alto del podio. Il progetto giudicato vincente dalla giuria è «Air Wall», prototipo di una parete ventilata, azionata in modo manuale e automatico, con ventole automatizzate per migliorare la performance energetica di un edificio. Per loro in premio una stampante 3D Bambu Lab P1S, messa a disposizione da The FabLab.

Menzione speciale

Al secondo posto di Da Vinci 4.0, reso possibile dal supporto di Banca Valsabbina, Edison, Confindustria Brescia, Giustacchini Printing, Olympus e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia, si sono invece piazzati gli «Eco Mind» dell’istituto tecnico Giovanni Paolo II di Brescia, che replicano l’ottimo risultato ottenuto l’anno scorso anno guadagnando una posizione. Il loro progetto «Play for planet» è un gioco ideato con l’obiettivo di trasmettere quanto sia difficile e complesso far coesistere green e sviluppo. Si aggiudicano un kit Arduino Science Rev3 e venti Makeblock kit, forniti da CampuStore e The FabLab.

Terzo posto, infine, per i «Green Alchemists» del liceo Guido Carli di Brescia e il loro Geobacter, microrganismo in grado di trasferire elettroni all’esterno delle cellule. Tramite degli elettrodi metallici gli studenti sono riusciti a trasformare l’energia biochimica dei batteri in elettricità. L’idea è valsa loro due kit Arduino Science Rev3. La giuria ha anche voluto assegnare una menzione speciale al libro d’artista degli «M-Power» del liceo scientifico Luzzago di Brescia, per il loro approccio filosofico al tema. Agli studenti è stata offerta la possibilità di visitare la sede di The FabLab a Milano e poi di raccontare il loro progetto sulle pagine del Giornale di Brescia.

Entusiasmo

«Quello che più mi ha colpito quest’anno – commenta Massimo Temporelli, presidente di The FabLab, parlando anche ai ragazzi degli altri team (delle scuole Marco Polo di Brescia e Tassara Ghislandi di Breno) – è l’ampio spettro di applicazione delle nuove tecnologie che i ragazzi hanno dimostrato. Una varietà che è il modo migliore per affrontare le sfide di questa quarta rivoluzione industriale in atto». Proprio per premiare l’impegno dei ragazzi e l’alta qualità dei progetti, quest’anno a tutti i sei team arrivati in finale è stata consegnata una stampante multifunzione business wireless, messa a disposizione da Giustacchini Printing. A tutti gli studenti, circa un centinaio, è stato regalato inoltre donato un abbonamento digitale di 6 mesi al Giornale di Brescia.

«È un gesto che simboleggia l’apertura di un colloquio con loro – commenta Pierpaolo Camadini, presidente di Editoriale Bresciana –. Oggi la fruizione che i giovani hanno delle informazioni è spesso frammentata: allora noi cerchiamo di capire e di interpretare le loro aspettative, ma anche di insegnare loro qual è il valore della conoscenza».

«Il nostro giornale – aggiunge la direttrice del GdB Nunzia Vallini – è nato 80 anni fa ponendosi come obiettivo ricostruire una comunità lacerata. Oggi continuiamo a enfatizzare quello che ci unisce, contribuendo a costruire il futuro». Alla giornata conclusiva erano presenti anche Simona Tironi, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, e Michela Tiboni, assessore comunale con delega alla Rigenerazione Urbana.

«Questo progetto è una best practice – commenta Tironi –, da esportare su tutto il territorio. Stiamo attraversando un periodo di cambiamenti epocali e la scuola deve stare al passo, insegnando a usare la tecnologia». A farle eco è Tiboni: «Come Comune stiamo lavorando alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Dobbiamo costruire insieme la città, e voi giovani, con i vostri progetti, dovete aiutarci a capire cosa c’è già nel presente e cosa ci aspetta nel futuro».