Silvia Pelizzari: «Grazie alla scrittura affronto trauma e perdono»
Iuri Moscardi
Tra la provincia e la metropoli, la scrittrice bresciana rilegge nelle pagine un episodio di gioventù. Il libro si intitola «L’ultima volta che sono stata lei»

La scrittrice bresciana Silvia Pelizzari - Foto Alberto Gottardo
Silvia, un’adolescente bella, fragile e vitale, non chiede altro che di essere amata. Un giorno, dopo un bacio rubato e una festa in terrazza, scopre un insulto rivolto a lei nei bagni della scuola. Quella parola, quel Fatto, condizioneranno la sua affettività e la sua vita. A riaprire la ferita, vent’anni dopo, l’invito a una cena di classe: che fare? Sottrarsi? O affrontare una vicenda che ancora le brucia? Tra fiction e autobiografia, la bresciana Silvia Pelizzari (Salò, 1983) lo racconta nel
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