Sanremo 2024, l’Estetista Cinica: «La mia ruota panoramica accesa su un mare di canzoni»

A un passo dal porto, vicino al Forte Santa Tecla, vista infinita sul mare. Piazza Pian di Nave è uno dei luoghi più belli e luminosi di tutta Sanremo. Quest’anno ospiterà la ruota panoramica installata da VeraLab, azienda leader nel settore dell’estetica, della cosmesi e della cura della pelle, fondata da Cristina Fogazzi - bresciana della Valtrompia, a giugno cinquantenne - nota sui social come l’Estetista Cinica, fenomeno da un milione di follower.
VeraLab, anche quest’anno, è sponsor del Festival di Sanremo, nonché «skincare partner». Dopo la prima partnership della passata edizione, quest’anno l’imprenditrice bresciana fa le cose ancora più in grande. Ieri la ruota panoramica - sulla quale si potrà salire gratuitamente - è stata «accesa». Sarà fruibile da oggi a sabato. In tv, durante le varie serate, passerà inoltre uno spot di VeraLab «dal grande impatto».
Nel 2023 aveva allestito un trenino che attraversava Sanremo, con tre fermate. Quest’anno il suo modo di partecipare alla settimana del Festival è ancora più scenografico. E impegnativo...
«Per noi, oltre che di passione, si tratta di lavoro. Di un grande investimento aziendale. Mi ci avvicino con emozione, ma pure un pizzico di ansia. In questi giorni mi chiedo: "E se poi piove?».
Nel frattempo, a pochi passi di distanza, sul palco dell’Ariston, scorrerà un fiume di musica. Tiferà per qualcuno?
«Guarderò e ascolterò con attenzione i bresciani. Circa lo scorso anno ho un aneddoto. Quando Blanco ha distrutto il palco durante l’esibizione in qualità ospite ero in teatro. Dietro di me sedeva uno spettatore infuriato, scatenato. Non ne potevo più, volevo difendere Riccardo. Restando in tema di conterranei, sono davvero felice per Mattia Stanga, carissimo amico, per la conduzione del Prima Festival».
Il prodotto Sanremo funziona a meraviglia. Anche dal punto di vista commerciale. Qual è stato il segreto di questa evoluzione?
«Il lavoro di Amadeus. Ha portato all’Ariston la musica che sia colta davvero. In passato guardavo il Festival perché era un fenomeno di costume, ma la manifestazione, dal punto di vista delle canzoni, era totalmente scollegata da ciò che accadeva nel resto dell’anno. La sua operazione ha rilanciato in modo prepotente la musica italiana. Non solo. Oggi Sanremo ha un gigantesco seguito social, e ha saputo attrarre fasce di spettatori un tempo ben più distanti. Questo ha riacceso l’attenzione dei brand, che possono investire su un prodotto che viene fruito veramente da tutti».
Altri artisti preferiti, tra quelli in gara?
«Ascolto moltissima musica. Tiferò per Emma, che è anche un’amica. Gazzelle, poi, mi fa volare! Anche se è difficile che vinca. Annalisa, infine, è bravissima».
Sarà tra il pubblico dell’Ariston per la serata della finale, sabato 10. Ha già scelto l’outfit?
«Sì, indosserò un abito lungo e nero. È comodo. Caratteristica fondamentale, in vista della... maratona».
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