Cultura

Torna la Microeditoria a Chiari, ecco gli appuntamenti da non perdere

Daniele Piacentini
A Villa Mazzotti «L’intreccio felice» di 100 microeditori e grandi lettori. Dal 6 al 9 novembre la 23esima edizione della rassegna culturale
La Microeditoria è a Villa Mazzotti a Chiari
La Microeditoria è a Villa Mazzotti a Chiari
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«L’intreccio felice» della Microeditoria di Chiari è pronto a tessere trame e a rilanciare il valore trasformativo della parola. Associazione culturale «L’Impronta» – guidata da Paolo Festa – Comune, Provincia e Regione, oltre a istituzioni culturali e sponsor, tornano a unirsi per la 23esima rassegna dedicata a microeditori e... grandi lettori. Da giovedì 6 a domenica 9 novembre, tra Villa Mazzotti e diversi luoghi simbolo della cittadina dell’Ovest Bresciano, spazio a un centinaio di piccole e piccolissime case editrici (13 bresciane), oltre a biblioteche, realtà culturali e associative, con nomi importanti della letteratura locale, nazionale e internazionale (qui il programma completo).

Per dirla con le parole della direttrice artistica, Daniela Mena, «siamo molto più di una fiera. La Microeditoria è invito al dialogo, alla lettura, alla responsabilità. Una lode al libro come strumento di libertà, per chi ogni giorno crede nel potere trasformativo della parola. Per questo abbiamo costruito un’edizione straordinaria ricca di storia, attualità e visione di pace». La 23esima edizione della Microeditoria quindi, è in rampa di lancio. Rinnovandosi e crescendo, anno dopo anno, nel segno – è il caso dell’edizione 2025 – degli 800 anni del Cantico delle creature di San Francesco, dei 100 anni dell’Istituto Treccani e di quelli della casa editrice bresciana Morcelliana.

Volti e voci

«Vita e cultura fioriscono di bellezza», da una citazione di papa Francesco, è il sottotitolo della rassegna, che aprirà i battenti già giovedì, nel tendone di Villa Mazzotti.

Alle ore 20.30 introduzione teatrale dedicata al Cantico delle creature, seguita dalla conversazione-concerto di Neri Marcorè, a cui verrà assegnato il premio «Uomo di parola 2025». Prenotazione obbligatoria su marcore.eventbrite.it, mentre il resto delle decine e decine di incontri della Microeditoria sarà, come sempre, a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento posti.

Da non perdere

Tra i tantissimi ospiti alcune date sono da circoletto rosso, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica, il clou della rassegna a Villa Mazzotti. Sabato ci saranno Maura Gancitano, Chiara Saraceno, Alex Corlazzoli, Antonio Ingroia, Massimo Giletti, Raffaele Mantegazza, Maurizio Mannoni. Domenica invece Alessandro Di Battista, Luciano Lanna, Massimo Bray, Giuseppe Iannaccone, Pippo Civati, Massimo Carlotto, la band Modena City Ramblers e l’illustratrice Baraa Awoor, sfollata in Egitto dalla martoriata Striscia di Gaza.

Un momento dell'edizione 2024
Un momento dell'edizione 2024

Su questo fronte, confermato il legame solidale nato nel 2024 tra Microeditoria e Palmed Italia, sodalizio guidato dal dottor Muhannad Abuhilal, primario al Sant’Anna di Brescia, che fornisce ambulatori e assistenza in tutta la Palestina.

Dall’internazionale al locale, con la novità 2025: il «Fuori Microeditoria con le Quadre». A illustrarlo il sindaco Gabriele Zotti e la consigliera comunale, Nadia Iore: «Quest’anno sventoleranno molte più bandiere in centro storico e si estenderanno lungo le vie delle quadre medievali fino alle chiesette di San Giacomo, per Cortezzano; Santissima Trinità, per Marengo; San Rocco, per Villatico e Sant’Orsola per Zeveto. Qui, sabato sera, ci saranno appuntamenti ad hoc, in collaborazione con associazioni del territorio».

Sempre a Chiari ha sede il Sistema bibliotecario Sud Ovest, che ha in cantiere tanti eventi durante tutta la rassegna, oltre alla Fondazione Morcelli Repossi, radicata nell’Ovest da oltre due secoli. Il presidente, Claudio Baroni, ha ricordato i «70 mila volumi antichi custoditi in via Varisco. Da qui abbiamo attinto per la mostra di quest'anno, incentrata su 50 Bibbie antiche, tra volumi solenni e piccoli gioielli». Al centro ci sarà la Vulgata, stampata a Venezia nel 1542 da Peter Schoeffer, «nella versione curata dal benedettino clarense Isidoro Clario».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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