Doppio sold out per Blanco: ritorna a Brescia col sorriso
Il ritorno di Blanco nella sua città. Dopo lo spiacevole episodio dei palpeggiamenti subiti al concerto di Milano (con la coda lunga delle polemiche social, dalle quali l’artista si è saggiamente astenuto) e dopo la gioiosa escursione calcistica albanese per la finale di Conference League della Roma (squadra di cui è tifoso fin da piccolo), il "golden boy" di Calvagese della Riviera fa (doppia) tappa a Brescia con il suo tour costellato di sold out.
Al Gran Teatro Morato di via San Zeno 168, oggi e poi domani (alle 21, biglietti esauriti, info su www.zedlive.com) Blanco respirerà aria casalinga. In proposito, ha dichiarato: «Questo tour mi ha dato la possibilità di girare molto, di tornare in città che avevo visitato e scoprirne di nuove, incontrare persone da tutta Italia, portare quello che è il mio mondo, la mia cameretta, le mie origini, in tanti posti diversi. È un’emozione per cui non riesco a trovare le parole, portare finalmente le mie canzoni qui, a casa mia, dove tutto ha avuto inizio, davanti ai miei amici e alla mia famiglia. Brescia è uno dei luoghi che mi hanno cresciuto e sono felice di avere l’occasione di restituire - almeno in piccola parte - tutto quello che mi ha dato».

Di Riccardo Fabbriconi (così Blanco all’anagrafe), negli ultimi mesi si è detto e scritto di tutto. L’enorme successo raggiunto in breve tempo ha scatenato i media alla ricerca spasmodica di qualunque dettaglio sul ragazzo che ha vinto l’ultimo Sanremo in coppia con Mahmood. Per certo, la sua proposta musicale impattante (cresciuta sotto l’egida del producer Michelangelo) sfugge all’inquadramento in un genere, fosse pure la trap a cui lo si associa sovente, ma dalla cui estetica Blanco rifugge, sfoggiando semmai un’attitudine punk che spariglia il mazzo. Lui spiega: «Non mi interessano le etichette. Quello che mi importa veramente è fare musica, e la musica andrebbe solo ascoltata, senza dare troppe definizioni».
Nato per la musica
D’altronde Ricky non ha mai fatto mistero di spaziare tantissimo negli ascolti, la cui base famigliare ha poggiato sul cantautorato nazionale, da Battisti a Battiato, da Pino Daniele a Dalla, forse anche all’Antonello Venditti che l’altra sera era al suo fianco a Tirana e col quale ha festeggiato la vittoria romanista.
La scaletta del concerto si basa su quanto il musicista ha generato finora, e che non è davvero poco, considerati i suoi 19 anni: le tracce dell’album «Blu Celeste» - pubblicato a settembre 2021 e che dà nome al tour - ma anche singoli e collaborazioni non integrate nel disco o successive ad esso («La canzone nostra» con Mace e Salmo, «Mi fai impazzire» con Sfera Ebbasta). Insieme, ovviamente, a «Brividi», con cui ha sbancato l’Ariston sanremese.
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