Cultura

Isgrò cancella Brixia: progetto d’artista per Brescia capitale della cultura

Installazioni tecnologiche, opere a cielo aperto e uno spettacolo teatrale: eventi fino al gennaio 2023
«Incancellabile Vittoria», l'opera di Emilio Isgrò alla stazione metropolitana di piazza Vittoria - © www.giornaledibrescia.it
«Incancellabile Vittoria», l'opera di Emilio Isgrò alla stazione metropolitana di piazza Vittoria - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo la realizzazione dell’«Incancellabile Vittoria», la monumentale installazione nella metropolitana bresciana (alla stazione FS) realizzata per celebrare il ritorno in città della Vittoria Alata, l’artista Emilio Isgrò rinsalda il legame con Brescia attraverso un nuovo, grande e originale progetto che - dal 23 giugno 2022 all’8 gennaio 2023 - coinvolgerà la zona del Parco archeologico di Brescia Romana (il più vasto del Nord Italia) e quella del Museo di Santa Giulia, lungo via dei Musei in città.

Il progetto espositivo «Isgrò cancella Brixia», a cura di Marco Bazzini, è prodotto da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia. Si compone di installazioni monumentali (fisiche e digitali), di uno spettacolo al Teatro Romano di Brescia e di una mostra di 14 lavori originali negli spazi del Museo di Santa Giulia. Le opere d’arte, tutte di dimensioni ambientali, saranno ideate e realizzate dall’artista per quest’occasione.

«"Isgrò cancella Brixia" è per la Fondazione Brescia Musei un progetto estremamente ambizioso e complesso, che si sviluppa su tre livelli, includendo diversi linguaggi - dichiara Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei -. Un progetto tanto più importante perché non effimero, dal momento che consentirà alla città di includere nel proprio patrimonio culturale delle nuove opere di arte contemporanea».

La mostra

Nell’itinerario di visita, libero e gratuito, si partirà dalla sala centrale del Capitolium, che ospiterà l’opera «Le api di Virgilio»: una moltitudine di api in volo cancellerà le iscrizioni presenti sulle epigrafi romane collocate sulla parete: una spettacolare installazione, realizzata con avvenieristiche tecniche digitali, dove la cancellatura si manifesterà nella vivacità delle immagini in movimento.

Le api, simbolo di socialità e di operosità, oltre a coprire le epigrafi, comporranno nuove suggestive parole. Sempre nel Museo di Santa Giulia, nel Chiostro rinascimentale, s’incontrerà, disposto sul prato, «L’armonium delle allodole impazzite», enigmatico e monumentale strumento musicale, sul cui perimetro corre una sequenza di tasti di pianoforte. Nel silenzio del luogo risuonerà «Casta diva». La versione del brano che incantò Richard Wagner è quella trascritta da Chopin per pianoforte, in omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli, interpretato dal cinguettio di un’allodola accompagnata da un coro di uccelli. Quest’opera, presentata per la prima volta a Brescia, sarà realizzata da Fondazione Brescia Musei in co-produzione con Arte Sella, l’importante parco d’arte contemporanea nella natura in Val di Sella, Valsugana (Tn), dove, al termine della mostra, l’opera sarà collocata permanentemente.

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Le sale espositive del Museo di Santa Giulia ospiteranno inoltre l’inedito ciclo di dipinti «Roma come Atene»: 13 grandi tele dove le pagine illustrate di un libro sulla vita quotidiana di una polis greca sono state cancellate in bianco. Il percorso si concluderà nei giardini del Viridarium, dove un mappamondo del diametro di 4 metri si presenterà come caduto sul prato. Tutti i toponimi del globo risulteranno cancellati da Isgrò a esclusione di Brixia.

L’opera resterà in permanenza alla città; sarà realizzata su acciaio inox con una tecnologia di stampa digitale all’avanguardia. Il catalogo della mostra «Isgrò cancella Brixia» sarà pubblicato da Skira.

Il teatro

Giovedì 23 giugno 2022, il Teatro Romano ospiterà la prima di «Didone Adonais Domine», dramma scritto da Isgrò, prodotto dal Centro Teatrale Bresciano; protagonista sarà Sandra Toffolatti per la regia di Giorgio Sangati. Il testo, scritto nel 1983 è stato messo in scena una sola volta nell’agosto 1986 a Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Lo spettacolo sarà proposto in sei repliche: dopo il 23 giugno, replicherà venerdì 24 e domenica 27 giugno, oltre all’1, 2 e 3 luglio.

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