Cucina

Lévéillé: «Hanno cancellato le feste nei piccoli paesi»

Lo chef stellato punterà sul delivery: «Ci sentiamo presi in giro»
Philippe Lévéillé - Foto tratta da Fb
Philippe Lévéillé - Foto tratta da Fb
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«Come possiamo pensare di lavorare il giorno di Natale con i soli residenti del nostro paese?», se lo chiede (e conosce la risposta) Philippe Lévéillé, chef bretone due stelle Michelin del Miramonti L’altro di Concesio: «C’è disparità di trattamento e di opportunità tra chi ha attività nei piccoli comuni e chi invece in città - osserva lo chef commentando il Dpcm presentato dal premier Giuseppe Conte giovedì sera -. Non dimentichiamoci che i ristoranti sono vere aziende con personale che va pagato: non possono essere presi in giro in questo modo».

Ovviamente, precisa, «la salute viene prima di tutto: su questo punto non si discute. Ma il nostro settore già in difficoltà, con il recente Dpcm, nel periodo delle feste viene penalizzato ancora di più». Il Miramonti L’Altro intende continuare a puntare su menù delivery per Natale e San Silvestro: «Per quarant’anni abbiamo accolto le persone da noi, nella nostra dimora, ora siamo noi a entrare con i nostri prodotti nelle loro case».

Già durante il primo lockdown il ristorante che ha appena visto la riconferma delle due stelle Michelin si era distinto con proposte a domicilio per l’aperitivo e il dessert. Ora il servizio si è arricchito ulteriormente. La voglia di riaprire ovviamente c’è ed è tantissima: «Se entreremo in zona gialla riprenderemo volentieri a lavorare a pranzo con tutti gli accorgimenti del caso. Il contatto con le persone e il fatto di poter essere ospitali nei loro confronti ci manca molto. Abbiamo voglia di trasmettere ottimismo, positività, accogliere i clienti col sorriso in sicurezza per concedere loro due ore liberi dai pensieri negativi. A Natale e San Silvestro, però, non vale la pena riaprire: vietare gli spostamenti tra i comuni significa cancellare completamente la festa. È un provvedimento incomprensibile: chi vive a Milano può attraversare la città per il pranzo di Natale e chi abita a Brescia non può raggiungere Concesio? Il settore della ristorazione ha sempre avuto col buon senso. Non dimentichiamolo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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