Cucina

Le mìgole di Malonno sono diventate un prodotto De.co.

Il paniere di prodotti De.co. (denominazione comunale) in Valcamonica si arricchisce di un nuovo piatto della tradizione
Le mìgole di Malonno, servite con salame cotto e cotechino - Foto Brescia A Tavola © www.bresciaatavola.it
Le mìgole di Malonno, servite con salame cotto e cotechino - Foto Brescia A Tavola © www.bresciaatavola.it
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Il paniere di prodotti De.co. (denominazione comunale) in Valcamonica si arricchisce di un nuovo piatto della tradizione. Le mìgole (briciole) di Malonno, sorta di saporitissima polenta di farina di castagne a grumi, mischiata in una pentola con farina di grano saraceno, acqua, burro di malga e olio di semi, sono state riportato in auge dalla Nuova proloco malonnese, che ogni anno organizza in primavera la «Festa delle mìgole», per mantenere vive le tradizioni di Malonno e della Valle.

I volontari, guidati dal presidente Fausto Mariotti, hanno fatto di più, avviando l’iter che ha portato alla certificazione di prodotto a Denominazione comunale di origine. Si tratta del primo bene riconosciuto a Malonno, quindi l’iter burocratico per la creazione dell’albo e della commissione hanno richiesto un po’ di tempo. A fine ottobre si è arrivati a compimento e la ricetta camuna è finalmente De.co. «Siamo felici ed emozionati d’aver concluso con esito positivo questo processo per il nostro piatto tipico per eccellenza - dichiara Mariotti -, un riconoscimento portato avanti fin dai primi mesi dalla costituzione del direttivo. Finalmente possiamo vantare questo traguardo, per dare sempre più risalto alle eccellenze del territorio».

Come si fanno

Per cucinare le mìgole serve una pentola capiente, in cui far bollire l’acqua salata, buttare le due farine e mescolare dal basso verso l’alto; dopo una ventina di minuti si aggiungono olio e burro e si continua a rimestare per altri 25 minuti.

La Nuova proloco non si ferma qui ed è già al lavoro per ottenere il riconoscimento dalla Regione: «Pensiamo che questo sia un piccolo ma importante passo - continuano dal direttivo -, non certo un traguardo, ma un ulteriore tassello per mantenere vive le nostre tradizioni e cultura. Crediamo davvero che Malonno sia ricco di valori e storia e tocca a ognuno di noi tirar fuori il meglio, e creare nuove opportunità per condividere quanto di bello abbiamo».

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