Alta cucina e street food: la chef Ambra Marca strega i palati vip a Quito

Una bandiera tricolore, una cucina mobile, e tanta passione per raccontare l’Italia attraverso i suoi sapori: così la chef Ambra Marca, originaria di Bagolino e membro della Nazionale Italiana Cuochi, ha rappresentato l’eccellenza gastronomica italiana a Quito, capitale dell’Ecuador, in occasione delle celebrazioni ufficiali per la Festa della Repubblica 2025.
Invitata dall’Ambasciata d’Italia, la chef è volata oltreoceano per curare l’intera proposta culinaria di due eventi istituzionali organizzati in onore del 2 giugno. «Questa data resterà per sempre nel mio cuore – ha raccontato Ambra –. È stata un’esperienza che ha unito professionalità, emozione e orgoglio».
Menù raffinato
l primo appuntamento si è svolto nella residenza dell’ambasciatore Giovanni Davoli: una cena di gala per venti ospiti selezionati, tra cui il ministro della Difesa Giancarlo Loffredo, il sindaco di Quito Pabel Muñoz, il procuratore generale Wilson Toainga e altre autorità civili e diplomatiche. Ambra ha ideato un menù raffinato che ha unito tradizione italiana e ingredienti locali: langostino in manto di prosciutto su crema di patate, corvina al forno con spuma di burrata e cacciucco, linguine con gamberi agli agrumi e pesto di basilico, polpo al tamarindo su purè di ceci alla curcuma, fino a un tiramisù gourmet con crumble, cioccolato fondente ecuadoriano e gelèe al lampone. Ogni piatto è stato pensato come un messaggio: «Non solo per deliziare il palato, ma per raccontare una cultura» ha spiegato la chef bresciana. «Il cibo, ancor più in un contesto internazionale, è linguaggio, dialogo, identità».

Assaggi a 360 gradi
Dopo due giorni, l’atmosfera si è trasformata, ma non la qualità: l’Ambasciata ha accolto oltre 600 ospiti in un grande evento all’aperto dedicato al pubblico e ispirato allo street food italiano. Largo dunque a pizze, polenta, cous cous, lasagne, arrosticini e altre specialità regionali, raccontando l’Italia più autentica. «È stato emozionante vedere file di persone entusiaste, sorridenti, curiose di assaggiare ogni sapore» ha detto Ambra. Un evento impegnativo anche dal punto di vista logistico e organizzativo, reso possibile grazie al supporto di uno staff locale motivato e affiatato: «Ho trovato collaboratori fantastici. Senza il loro aiuto, non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato». Una Bagolino internazionale, dunque, che grazie ad Ambra Marca ha fatto sentire il profumo dell’Italia anche ai piedi delle Ande.
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