West Nile, 8 vittime in Italia nel 2025: si accelera sulla prevenzione

«Fare più disinfestazioni». Boom delle vendite di repellenti contro le zanzare in farmacia
Operatori della Asl di Caserta impegnati nell'installazione di trappole per le zanzare Culex - Foto Ansa/Ciro Fusco © www.giornaledibrescia.it
Operatori della Asl di Caserta impegnati nell'installazione di trappole per le zanzare Culex - Foto Ansa/Ciro Fusco © www.giornaledibrescia.it
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Continua a salire il bilancio delle vittime per il virus West Nile in Italia. Dall'inizio dell'anno si contano otto decessi, la maggioranza tra Lazio e Campania. L’ultimo è un uomo di 72 anni, deceduto nell'ospedale di Caserta, dove era ricoverato. Si tratta del quarto decesso in Campania e l'ottavo in Italia. L'anziano, di Maddaloni, nel Casertano, aveva malattie pregresse e un quadro clinico complesso. Sempre di Maddaloni anche un'altra delle quattro vittime campane.

Ieri altre tre vittime, mentre medici e autorità sanitarie invitano ad evitare allarmismi e sono scattate le bonifiche sul territorio ed anche le misure di prevenzione rispetto alle donazioni di sangue, possibile sia pur rara via di contagio. In 31 province è stato deciso lo stop temporaneo alle donazioni di sangue o, in alternativa, l'esecuzione di uno specifico test sui donatori.

Due ulteriori vittime in Campania: un uomo di 74 anni, con un quadro clinico aggravato da un'insufficienza renale, è deceduto in realtà venerdì scorso all'Ospedale del Mare di Napoli ma la notizia si è appresa solo nelle ultime ore. L'altro paziente morto è un sessantottenne di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta (il terzo morto per il virus in Campania), deceduto al presidio ospedaliero di Aversa (Caserta).

Una veduta esterna dell'ospedale Santa Maria Goretti a Latina - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta esterna dell'ospedale Santa Maria Goretti a Latina - © www.giornaledibrescia.it

Secondo dati forniti dalla Regione, in Campania ad oggi vi sono 23 casi di West Nile tra sospetti e confermati. Sempre oggi, un altro paziente è deceduto nel Lazio, il terzo da inizio anno: è un uomo di 86 anni morto all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Era tra i primi contagiati nel territorio ed era in terapia intensiva. Sarebbe stato affetto da diverse patologie pregresse. Un altro paziente in condizioni definite «critiche» è ricoverato ad Oristano.

«Nessun allarme»

Al momento, l'Istituto superiore di sanità (Iss) conferma che l'andamento dei casi è in linea con gli anni precedenti. «Ferma restando la necessità di avere il massimo di attenzione, non abbiamo una situazione di allarme. Non c’è preoccupazione. Lo scorso anno abbiamo avuto più decessi di quanti ne registriamo oggi», ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, ribadisce l'importanza di utilizzare «repellenti, la manica lunga e i pantaloni lunghi nelle ore più critiche, ed evitare ristagni d'acqua. La lotta - avverte - è alle zanzare che depositano uova». E la corsa ai prodotti contro le zanzare è già iniziata. Le vendite negli ultimi giorni sono aumentate: nella provincia di Roma, afferma il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, «le farmacie stimano che le vendite siano cresciute di circa un 20% con picchi più alti nelle zone identificate come più a rischio».

I controlli

Limitazioni alle donazioni di sangue in alcune regioni
Limitazioni alle donazioni di sangue in alcune regioni

Sono scattate anche le restrizioni per la donazione del sangue: sono 31 le province sottoposte a limitazioni, tra cui Roma, Napoli, Torino e Venezia. Andranno effettuati test o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte nei luoghi indicati. Per Stati Uniti e Canada la misura è in vigore tutto l'anno.

La Società Italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie (Simg) si è detta disponibile a collaborare con l'Iss per una formazione ad hoc dei medici di famiglia affinché abbiano delle competenze aggiornate su queste malattie. Programmi di disinfestazione sono partiti in varie regioni ed il governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro.

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