Violenza domestica, minori e anziani: quanto costa ai Comuni l’assistenza

Tedaldi (Acb): «Situazioni imprevedibili mettono in difficoltà gli enti piccoli, servono più fondi dall’alto»
I Comuni devono farsi carico, tra le altre, delle spese per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai minori
I Comuni devono farsi carico, tra le altre, delle spese per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai minori
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Casi di violenza domestica con moglie e figli in alloggi rifugio. Minori che, su disposizione del tribunale, vengono allontanati per vari motivi dalla famiglia d’origine. Anziani soli e fragili che non riescono a sobbarcarsi la retta della casa di riposo. Sono molte le situazioni toccanti dal punto di vista umano che implicano una risposta rapida e spesso continuativa da parte dei Comuni. Una risposta di civiltà, che si traduce in un carico di spese consistenti che gravano all’improvviso su bilanci non sempre in salute al punto da mettere a rischio i servizi, come paventato nei giorni scorsi sui social dal sindaco di Odolo.

«Il problema - spiega Cristina Tedaldi, presidente dell’Associazione comuni bresciani (Acb) nonché sindaca, fresca di riconferma, a Leno - è che si tratta di spese non programmabili, che possono mettere in difficoltà soprattutto i piccoli Comuni. Spese di non poco conto: ricordo, a tal proposito, il caso di una mamma che rimase in una casa protetta per sei mesi con i suoi cinque figli; sei persone che costarono al Municipio e all’Ambito territoriale sociale della zona 90 euro al giorno ciascuna. La tariffa sale, anche a 130 euro al giorno, quando si parla di minori allontanati dalla famiglia e accolti in comunità. Da fare c’è ben poco: per questi casi servirebbero più fondi erogati a livello nazionale e regionale».

Donne vittime di violenza

Per situazioni di violenza sulle donne «nel Bresciano esistono cinque reti - spiega Moira Ottelli del centro Butterfly -: sono sul Garda, in Valtrompia, a Darfo, a Palazzolo e in città. Ciascuna ha come ente capofila un Comune o la Comunità montana e gestisce un servizio di emergenza h24 al quale arrivano richieste di accoglienza in case rifugio dalle forze dell’ordine, dai servizi sociali e dai pronto soccorso sulla base di una valutazione del rischio e soprattutto della volontà della donna. La rete antiviolenza della città dispone di un fondo di solidarietà in grado di sostenere per un mese le spese grazie a risorse regionali e d’Ambito. Per le altre reti i fondi regionali coprono per 15 giorni le spese, che ammontano in media a 70 euro al giorno. Poi, se il percorso di affrancamento dalla violenza continua con questa modalità intervengono i singoli Comuni a pagare la retta». Per Moira Ottelli «è una questione di responsabilità: se la donna vittima di violenza fosse costretta a tornarsene a casa perché nessuno copre le spese e le succedesse qualcosa l’Amministrazione ne sarebbe responsabile».

Minorenni

I Comuni intervengono anche quando i minori sono allontanati dalle proprie famiglie
I Comuni intervengono anche quando i minori sono allontanati dalle proprie famiglie

Un’altra situazione classica in cui i Municipi sono chiamati a intervenire attingendo alle proprie casse si presenta quando i minori vengono allontanati, per vari motivi, dai loro genitori e affidati a una comunità o a un’altra famiglia con la formula, appunto, dell’affido. «In questo caso il Comune - spiega la presidente Tedaldi - ha 24 ore di tempo per trovare una struttura libera a sue spese. Le comunità costano dai 90 ai 130 euro al giorno. L’affido è ovviamente preferibile: il minore viene inserito in una famiglia e i costi sono inferiori». I Municipi, in questi casi, possono contare sulle loro risorse e sull’aiuto degli Ambiti che vedono i Comuni (una decina per ciascun Ambito in cui è divida la nostra provincia in base al Piano di Zona) gestire in maniera associata tematiche sociali disponendo di fondi regionali. «Ciascun Ambito, attraverso la propria assemblea dei sindaci - aggiunge -, decide come suddividere i propri fondi in capitoli che riguardano anziani, disabili, fragili e altro. Aiutano i Municipi a farsi carico di situazioni che interessano i minori, ma ciò che stanziano non basta».

Anziani

Un altro caso in cui c’è una retta che finisce a carico di un Comune è quello degli anziani soli e fragili, anche dal punto di vista economico, che si trovano in Rsa. Le rette nel Bresciano vanno da 61,30 a 65 euro al giorno

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