Verso il Conclave: chi sono i cardinali che eleggeranno il nuovo Papa

Manca meno di una settimana all’inizio del Conclave. I cardinali si preparano a eleggere un nuovo Papa. Il tempo stringe e i preparativi si intensificano: lunedì 5 maggio si terrà il giuramento degli officiali nella Cappella Paolina; mercoledì 7 maggio la Messa «Pro eligendo Pontifice» sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re nella Basilica di San Pietro; nel pomeriggio dello stesso giorno, alle 16.30, i cardinali elettori entreranno in Sistina per il giuramento e, dopo l’«extra omnes», si terrà la prima votazione.
I cardinali elettori
Sono 135 in tutto i cardinali elettori, provenienti da ogni parte del mondo, con un dato destinato a cambiare per alcune assenze per motivi di salute.

La Chiesa si presenta al Conclave in una delle sue versioni più globali di sempre. Dei 135 cardinali elettori – ma due non parteciperanno, e dunque a entrare in Conclave saranno 133 –, 108 sono stati creati da Papa Francesco, 22 da Benedetto XVI e solo 5 da Giovanni Paolo II. Un Collegio largamente «bergogliano» sulla carta, ma tutt’altro che monolitico. Le sensibilità sono diverse, anche tra chi ha ricevuto la porpora dallo stesso pontefice. Tra i 133, ben 53 provengono dall’Europa (19 dall’Italia), 37 dalle Americhe (di cui 16 dal Nord), 23 dall’Asia, 18 dall’Africa e 4 dall’Oceania.
Proprio la varietà di origini e percorsi rende questa elezione quanto mai incerta. I cardinali, molti dei quali si conoscono poco, si confronteranno nelle congregazioni generali già in corso, dove stanno emergendo i grandi temi che riguardano il futuro della Chiesa: evangelizzazione, pace, crisi etiche e solitudine, ma anche sostenibilità, disuguaglianze e riforma interna.
Becciu non ci sarà
Nelle ultime ore, è emersa anche la rinuncia del cardinale Angelo Becciu, che si è adeguato alla decisione di Papa Francesco di escluderlo dal voto, formalizzata già nel 2020. Un passo che ha evitato imbarazzi al Sacro Collegio. Al tempo stesso, è stato reso noto che due cardinali elettori non parteciperanno al Conclave per motivi di salute: uno è Antonio Cañizares Llovera (Valencia), l’altro non è stato ufficializzato.
I papabili
I nomi dei cosiddetti «papabili» si rincorrono: italiani come Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa; il francese Jean-Marc Aveline; l’ungherese Peter Erdo; l’asiatico Luis Tagle; l’africano Fridolin Ambongo; il brasiliano Leonardo Steiner. Ma a oggi non esiste un favorito chiaro. Come nel 2013, sarà forse decisivo un intervento carismatico nelle congregazioni a fare breccia.
Il prossimo Papa nascerà da un confronto fitto tra sensibilità diverse, rappresentanti di una Chiesa che Francesco ha voluto meno eurocentrica e più attenta alle periferie. E anche questo Conclave, il più numeroso della storia, sarà lo specchio di quella visione.
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