Becciu non sarà al Conclave: «Obbedisco per il bene della Chiesa»

Il cardinale ha deciso di fare un passo indietro rispettando le richieste di papa Francesco, ma ha ribadito la sua innocenza
Il cardinale Angelo Becciu - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il cardinale Angelo Becciu - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il cardinale Angelo Becciu alla fine ha fatto un passo indietro: non sarà in Conclave. «Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza».

Ieri mattina alla congregazione dei cardinali Becciu aveva preso la parola per ribadire la sua innocenza e il suo diritto ad entrare in conclave. Ma di fronte alle due lettere del Papa che indicherebbero la sua volontà di non includerlo tra gli elettori, il cardinale ha lasciato intendere di essere pronto a rinunciare alla sua battaglia. Una linea, questa, che però ancora non è stata suggellata da una comunicazione ufficiale.

Secondo quanto si apprende il cardinale Becciu, nel suo intervento, avrebbe mantenuto il punto, sia sulla sua innocenza sia sul diritto di entrare in conclave. Ma alla fine sarebbe prevalsa la decisione di fare un passo indietro «per il bene dell'unità della Chiesa», come aveva anticipato ad alcuni porporati.

«Il cardinale Becciu è una persona molto stimabile. Ma non è detto che una brava persona non possa fare del male. Non dico che Becciu abbia fatto del male, ma è da verificare. C'è stato un giudizio, ci sarà l'appello e voi sapete che finché non c'è la sentenza definitiva uno è innocente. Ecco verificheremo», ha commentato il cardinale Giuseppe Versaldi.

La vicenda

Santa Marta ospiterà i cardinali elettori del Conclave - Foto Ansa/Alessandro Di Meo © www.giornaledibrescia.it
Santa Marta ospiterà i cardinali elettori del Conclave - Foto Ansa/Alessandro Di Meo © www.giornaledibrescia.it

Becciu è stato il protagonista del processo sulla malagestione dei fondi della Segreteria di Stato, a partire dalla vicenda del palazzo di Sloane Avenue. Il 22 settembre si aprirà il processo d'appello; Becciu ha sempre proclamato la sua innocenza ma è stato in primo grado condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di peculato e truffa aggravata ai danni della Santa Sede.

Becciu, fino a qualche giorno fa sicuro di essere ammesso tra gli elettori, puntava sul fatto che Papa Francesco, invitandolo agli ultimi concistori, il momento più alto della vita della Chiesa, di fatto lo avesse riabilitato. In ogni caso, l'altro punto sul quale si faceva forza da un punto di vista del diritto canonico, era il fatto che Papa Francesco non avesse mai scritto, nero su bianco, che Becciu non doveva entrare in conclave.

Le lettere

Poi il cardinale Pietro Parolin gli avrebbe mostrato quelle due lettere siglate «F». Becciu avrebbe allora messo in discussione la sua volontà di andare fino in fondo nella sua battaglia. Poi ha visto anche che i suoi principali sostenitori cominciavano a prendere le distanze. Di qui la decisione. Ma la mancanza della comunicazione ufficiale lascia lo scenario ancora aperto, forse nella speranza di ricevere ancora una mano tesa da parte del collegio cardinalizio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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