Valtrompia, il Pnrr non basta: l’housing si ferma a metà strada

Barbara Fenotti
Fondi agli sgoccioli e procedure complesse hanno bloccato il piano: le domande dei cittadini superano di gran lunga gli alloggi disponibili
La situazione abitativa negli enti locali della Valle - © www.giornaledibrescia.it
La situazione abitativa negli enti locali della Valle - © www.giornaledibrescia.it
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In Valtrompia la povertà e l’emergenza abitativa restano tra le sfide più pressanti. Lo racconta il Piano di zona 2025-2027, il documento che raccoglie la programmazione sociale dei diciotto Comuni della valle, della Comunità montana e di Civitas frutto di un lavoro condiviso con scuole, associazioni e Terzo settore.

I numeri

Il capitolo casa fotografa un quadro complesso. Nel 2024 sono state 667 le richieste di sostegno all’affitto non finanziate: troppe le domande avanzate rispetto ai fondi regionali disponibili. Il servizio abitativo pubblico valtrumplino evidenzia lo stesso squilibrio: le domande dei cittadini superano di gran lunga gli alloggi disponibili (nel 2024 sono stati messi a disposizione 14 alloggi nell’Ambito), con il rischio di lasciare fuori nuclei in forte difficoltà.

Una parziale risposta arriva dal fronte dell’housing sociale sostenuto dai fondi del Pnrr. La sperimentazione ha però raggiunto solo il 50% degli obiettivi: la difficoltà di raccordo con gli enti proprietari degli alloggi e la complessità delle procedure hanno frenato i progetti. Per il prossimo triennio la sfida è ampliare le azioni, puntando su housing temporaneo e co-progettazioni con il terzo settore.

Iniziative sociali

Accanto al bisogno di casa cresce il fronte delle nuove povertà. Il Piano segnala l’attivazione di 21 progetti di sostegno domiciliare per adulti fragili con l’obiettivo di prevenire l’aggravarsi delle condizioni di chi vive situazioni di emarginazione. Il passaggio dal Reddito di cittadinanza al nuovo Assegno di inclusione ha portato i case manager a prendere in carico decine di famiglie: un lavoro che ha permesso di intercettare situazioni di disagio prima non note ai Servizi sociali.

Non mancano le esperienze innovative, che il Piano segnala e racconta. È il caso del laboratorio sartoriale rivolto a donne vittime di violenza o che si trovano in condizioni di fragilità socio-economica. Nato come percorso di inclusione e sviluppo di competenze, sta avendo un buon successo. L’iniziativa, finora riservata alle donne, verrà estesa anche al target maschile nella nuova programmazione.

Il Piano di zona parla quindi di una Valle che, pur tra limiti di risorse e lungaggini burocratiche, sperimenta strumenti per affrontare i nodi più duri: casa e povertà. «L’obiettivo è ricomporre e ottimizzare le risorse territoriali – viene spiegato nel documento – per dare risposte più efficaci ai cittadini». Una sfida che in Valtrompia si gioca ormai da svariati anni sulla capacità di fare rete, cercando anche di non lasciare indietro chi rischia di restare escluso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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