Valtrompia e Valsabbia, l’inevitabile accorpamento delle scuole medie

Barbara Fenotti, Ubaldo Vallini
Per quanto riguarda i gradi scolastici inferiori, a soffrire di più sono i paesi con meno di mille abitanti
Resiste la scuola primaria di Pertica Alta © www.giornaledibrescia.it
Resiste la scuola primaria di Pertica Alta © www.giornaledibrescia.it
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L’ultimo Comune valsabbino a perdere la primaria è stato Lavenone, qualche anno fa. Per un po’ l’Amministrazione ha «manovrato» perché si iscrivessero bimbi dai paesi limitrofi, poi ha dovuto dare forfait. La migrazione degli alunni della primaria era capitata qualche anno prima anche ad Anfo. È l’effetto dello spopolamento dei piccoli centri montani: negli anni ’80 del secolo scorso i plessi popolavano in alcuni casi persino le frazioni. Oggi non è più così e la mancanza della scuola, considerata non a torto un servizio primario, diventa spesso motivo di ulteriore spopolamento. In difficoltà, e sempre ricorrendo al sistema delle pluriclassi, sono soprattutto i paesi che contano meno di mille abitanti.

In alcuni casi però si va oltre: da qualche tempo, infatti, si ipotizza di spostare le elementari da Agnosine a Bione, tanto per fare un esempio, paesi che insieme sommano circa 3mila abitanti e che da più di sessant’anni hanno in comune le scuole medie.

Tutti i Municipi valsabbini mantengono invece la scuola dell’infanzia: fanno eccezione solo Lavenone e Capovalle, con quest’ultimo che riesce a tenere «in casa» i bimbi da 6 a 10 anni, ma non i più piccini che ogni giorno sono costretti a scendere fino a Idro.

Consolidata, invece, la presenza di plessi nelle scuole medie, con numerosi accorpamenti: Barghe e Provaglio che utilizzano quello di Sabbio Chiese; Bione ad Agnosine; Anfo, Capovalle e Treviso Bresciano a Idro; Mura a Casto; Preseglie a Odolo; Pertica Alta e Bassa a Vestone; Lavenone che si rivolge un po’ a Vestone e un po’ a Idro.

In Valtrompia

La scuola primaria di Caino © www.giornaledibrescia.it
La scuola primaria di Caino © www.giornaledibrescia.it

In Valtrompia i 18 Comuni della Comunità montana sono piuttosto ben coperti per quanto riguarda le scuole. Salvo territori come Irma (dopo Magasa il Comune più piccolo del Bresciano, con i suoi 136 abitanti), dove non sono presenti né la primaria né la secondaria, tutti gli altri dispongono almeno della primaria. È il caso di Caino che, in assenza delle medie, manda i propri studenti – una sessantina nel complesso – alla «Galilei» di Nave. «Per noi è essenziale mantenere sul territorio la primaria e non ci ha mai nemmeno sfiorato il pensiero di chiuderla» conferma il sindaco Sambrici.

Marmentino ha scelto di tenere aperte primaria e scuola dell’infanzia, mentre ha approfittato del polo consortile inaugurato un paio di anni fa a Lavone di Pezzaze per quanto riguarda le secondarie. Tavernole e Irma mandano al polo di Lavone sia gli studenti delle primarie sia delle secondarie.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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