Usa, sparatoria alla Brown University: uccisi due studenti

Nove i feriti. Presa di mira l’università di Providence, affollata per gli esami di fine anno. Il killer, un uomo vestito di nero immortalato dalle telecamere di sicurezza, è ancora in fuga
Per cercare il fuggitivo la zona è stata isolata dalla Polizia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Per cercare il fuggitivo la zona è stata isolata dalla Polizia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ennesima sparatoria in un campus americano, dopo quella di tre mesi fa alla Utah Valley University dove è stato ucciso l'attivista di destra Charles James Kirk. Questa volta il teatro del terrore è stata la storica e blasonata Brown University della Ivy League a Providence, in Rhode Island, vicino a Boston, dove studiano circa 10mila studenti.

Per ora il bilancio ufficiale è di due morti e nove feriti in condizioni critiche, anche se alcuni media hanno riportato sino a 20 persone colpite. Il sospetto autore della sparatoria è ancora in fuga. Gli investigatori hanno riferito che è un uomo vestito di nero ma non conoscono l'identità e sperano di identificarlo analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza del campus e delle vie adiacenti, come è capitato per il killer di Kirk.

Gli investigatori hanno recuperato i bossoli sul luogo della sparatoria, che saranno utilizzati come prove: lo ha dichiarato il sindaco di Providence, Brett Smiley, durante una conferenza stampa. «Sì, si tratta di bossoli, ma non rilasceremo alcuna informazione specifica su questo tipo di prova», ha affermato.

L’assalto

La sparatoria è avvenuta nei pressi dell'edificio Barus & Holley, una struttura di sette piani che ospita la Facoltà di Ingegneria e il Dipartimento di Fisica. L'edificio comprende 117 laboratori, 150 uffici, 15 aule e 29 sale riunioni. Sabato era il secondo giorno degli esami finali del semestre autunnale e quindi c'era un certo affollamento prima del ritorno a casa per le festività. I primi colpi sono stati uditi a metà pomeriggio e hanno seminato il panico tra gli studenti.

La Polizia sul luogo della sparatoria - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La Polizia sul luogo della sparatoria - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

L'ateneo ha diramato immediatamente una allerta invitando a chiudere a chiave le porte, a silenziare i telefoni e a rimanere nascosti fino ad nuovo aggiornamento. Nel primo avviso aveva anche annunciato l'arresto di un sospetto, smentito poco dopo perché si trattava di una persona estranea alla vicenda.

L'informazione ha però tratto in inganno Donald Trump, che sul social Truth si era precipitato a divulgare la notizia dell'arresto, salvo poi correggersi. Dal presidente sono arrivate poche parole di circostanza («che cosa terribile») e l'invito a pregare, ma nessun commento sull'epidemia delle armi da fuoco che miete numerose vittime in America.

Nel frattempo gli studenti, ancora barricati in lockdown per la sparatoria, rassicuravano i loro cari al telefono e fornivano le loro testimonianze in diretta ai network Usa, tra paura e dolore per la tragedia.

Le autorità hanno invitato tutti coloro che si trovano nel campus e che vivono nei dintorni a restare chiusi e ad usare prudenza perché il sospetto potrebbe essere ancora armato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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