Tre anime e un’identità: il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia

L’area nasce negli anni Cinquanta e si sviluppa intorno alla via che gli dà nome
  • Il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia
    Il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
  • Il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia
    Il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
  • Il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia
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  • Il quartiere Crocifissa di Rosa a Brescia
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Tre aree, ognuna con una storia urbana, e un unico quartiere. Stiamo parlando di Crocifissa di Rosa, un territorio nato negli anni Cinquanta che si sviluppa intorno alla via che gli dà nome. «Qui si possono definire tre zone – commenta Francesca Castagnari, la presidente del Consiglio di Quartiere –. La Brescia industriale, quella del grande sviluppo urbano del secondo dopoguerra e gli antichi Ronchi della Maddalena».

Zona ovest

Nella zona ovest si può osservare l’identità industriale del quartiere, tra le vie Monte Suello, Marconi, Lombroso e Crocifissa. Qui, nei primi anni del Novecento, sorge una fitta rete di attività artigianali, con officine meccaniche, distillerie, calzifici e una fabbrica d’armi, la MI.DA. Oggi l’edificio ospita l’istituto superiore «Mariano Fortuny – Moretto»

Il liceo scientifico Calini in città - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il liceo scientifico Calini in città - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

A pochi passi l’istituto Derelitti di Don Luigi Apollonio, destinato nel tempo a offrire un’educazione a ragazzi abbonati dai genitori, si è trasformato nel liceo scientifico Annibale Calini. Dagli anni 2000, con la dismissione degli ultimi opifici, la zona ovest subisce un importante lavoro di riqualificazione: gli ex capannoni lasciano spazio a nuove abitazioni, ridefinendo così il paesaggio. 

Zona centrale

L’area centrale di Crocifissa di Rosa testimonia invece il periodo del secondo dopoguerra. Qui, tra gli anni ‘50 e ‘70, il tessuto urbano si modifica grazie alla nascita di infrastrutture come la Galleria Tito Speri. Il tunnel, inaugurato il 28 aprile 1951, collega il centro storico al Castello.

Negli anni Sessanta ad essere inaugurato è l’Archivio di Stato: l’istituto nasce nel 1871, ma solo nell’ottobre del 1960 si stabilisce nella sede di via Galileo Galilei 42. Oggi ospita circa 24mila metri lineari di documentazione. La zona centrale accoglie anche diverse scuole e il Convitto vescovile San Giorgio che offre 99 posti letto per studenti

Un territorio dunque in cui si concentrano importanti strutture e che al tempo stesso soffre una mancanza: spazi di aggregazione pubblica. La chiesa di Santa Maria Crocifissa di Rosa, che si affaccia sulla via da cui il quartiere prende nome, è infatti l’unico luogo di ritrovo sociale

All'interno della chiesa di Santa Maria di Crocifissa - © www.giornaledibrescia.it
All'interno della chiesa di Santa Maria di Crocifissa - © www.giornaledibrescia.it

Nell’area ci sono anche il parco Marconi, luogo di ritrovo per anziani e bambini, e di passaggio tra i quartieri Crocifissa di Rosa e Sant’Eustacchio, e il Museo di Scienze naturali, costruito dal 1974 al 1976. La sede subirà un importante intervento di riqualificazione che porterà a spazi più green, accoglienti e funzionali. Il progetto, firmato dallo studio Associates Architecture, è stato approvato dalla Giunta comunale con un investimento pari a 390mila euro; l’avvio dei lavori è previsto a marzo. 

Il futuro ingresso sarà dal parco
Il futuro ingresso sarà dal parco

Ronchi della Maddalena

La zona dei Ronchi, affacciata sulla collina, custodisce tracce di ville romane e una lunga storia tradizione agricola. Qui, nei primi anni del Novecento, nasce il Ronchettino: un ospedale moderno con ampie finestre sul verde e una terrazza in cui è possibile prendere il sole. Oggi la struttura ospita alcuni ambulatori afferenti all’Ospedale dei bambini del Civile.

Il Ronchettino - © www.giornaledibrescia.it
Il Ronchettino - © www.giornaledibrescia.it

C’è infine il Villaggio Pasotti che nasce come area autosufficiente e rappresenta uno dei primi esempi di quartiere suburbano

Sfida: costruire identità

Tre anime ma una sola identità: questo è Crocifissa di Rosa. Un quartiere ricco di memoria, servizi e opportunità che oggi richiama l’attenzione su nuovi spazi di aggregazione e su una visione comune ancora più solida.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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