Il Museo di scienze si rinnova dentro e fuori con luce, verde e legno

Via libera al progetto: nuovi spazi, accesso dal parco e materiali sostenibili per un luogo più connesso al territorio
Il nuovo atrio del museo: al posto del bisonte resterà l'iconico alce
Il nuovo atrio del museo: al posto del bisonte resterà l'iconico alce
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Dalle vetrate che danno sul parco continuerà a vegliare l’alce impagliato, una delle icone del Museo di Scienze naturali. Presto, però, a cambiare sarà tutto il piano terra della sede di via Ozanam, destinato a trasformarsi in uno spazio rinnovato, accogliente e funzionale. La Giunta comunale ha infatti approvato il progetto esecutivo per dare una nuova veste al museo: 390mila euro di investimento, 120 giorni di cantiere e l’avvio previsto a marzo.

Il futuro ingresso sarà dal parco
Il futuro ingresso sarà dal parco

Rilancio

«Il progetto del nuovo museo è stato messo in stand-by per l’elevato impegno economico – spiega la sindaca Laura Castelletti – ma non abbiamo mai perso entusiasmo per la cultura scientifica, che promuoviamo con un modello diffuso. Intanto, rilanciamo la sede storica: il piano terra sarà più funzionale, aperto e adatto ad accogliere laboratori, mostre e appuntamenti».

Il progetto, firmato dallo studio Associates architecture, punta a restituire coerenza a spazi oggi frammentati, introducendo un elemento architettonico unificante: una parete continua in cartongesso rivestita in legno che attraversa l’intero piano, integrando anche le esigenze impiantistiche. «L’obiettivo era creare un riferimento per il quartiere e la città – spiega la progettista Martina Salvaneschi –. Con il nuovo ingresso dal parco il museo sarà più accessibile, con spazi espositivi aperti anche all’esterno».

Cura nei dettagli

Particolare attenzione è stata riservata agli adeguamenti impiantistici, come spiega Antonella Barbaro, responsabile del Servizio edilizia: «Nonostante l’intervento riguardi meno di 1.000 mq tra interno ed esterno, sono stati necessari importanti aggiornamenti. Abbiamo previsto nuovi corpi illuminanti e dispositivi antincendio. I lavori di finitura saranno affidati ad aziende selezionate con cura».

I nuovi spazi avranno ampie vetrate
I nuovi spazi avranno ampie vetrate

Il museo si prepara così a rafforzare il proprio ruolo all’interno della rete culturale cittadina: «Abbiamo già sperimentato con successo un nuovo modo di raccontare la scienza, come nella mostra "Elogio della diversità" in Castello – ricorda Francesco Tomasini, consigliere comunale delegato alla cultura –. Con questa rifunzionalizzazione il museo sarà più efficace nel suo ruolo, in rete con altri spazi cittadini».

Laboratorio vivente

Il dialogo tra interno ed esterno è uno degli snodi chiave. «Il progetto integra il parco e valorizza l’area dedicata alla biodiversità – sottolinea Paola Solfitti, responsabile del museo –. Al termine dei lavori allestiremo una mostra temporanea dedicata al Parco delle colline, in sinergia con il settore Verde».

Il dialogo tra interno ed esterno è uno degli snodi chiave del progetto
Il dialogo tra interno ed esterno è uno degli snodi chiave del progetto

Attenzione anche all’equilibrio tra flora e fauna: «Stiamo lavorando con il personale scientifico e la nuova zoologa – illustra il conservatore botanico Stefano Armiraglio – per mantenere armonia tra piante, animali e acqua. Il parco è nato negli anni ’80 come arboreto didattico: oggi è un’occasione per riflettere sul cambiamento climatico e sul nostro patrimonio naturale».

L'alce impagliato, icona del Museo di via Ozanam
L'alce impagliato, icona del Museo di via Ozanam

Durante il cantiere le attività educative saranno garantite negli spazi messi a disposizione da Brescia Musei in Castello.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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