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Tra anime e K-pop: un altro successo per il Gardacon

Giulia Bonardi
In migliaia hanno partecipato alla fiera di Montichiari ispirata al mondo dei fumetti e dei videogiochi
Travestimenti e cosplay al Gardacon - Foto © www.giornaledibrescia.it
Travestimenti e cosplay al Gardacon - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non sono state né le due giornate di sole, né l’inizio della primavera a colorare le strade del Centro fiera di Montichiari nel weekend, ma i costumi e i vestiti indossati dagli appassionati che, anche quest’anno, hanno riempito i padiglioni del Gardacon, la fiera dedicata a fumetti, anime, cosplay e cultura pop.

Ragazze e ragazzi da tutta Italia si sono ritrovati, fin dalle prime ore del mattino, per sistemare gli ultimi dettagli dei loro travestimenti ed entrare nel magico mondo dell’esposizione. Un luogo in cui l’età non diventa altro che un numero e dove le generazioni si uniscono per provare la spensieratezza di quando si è bambini.

Uno stand con i peluche ispirati ai Pokémon al Gardacon - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno stand con i peluche ispirati ai Pokémon al Gardacon - Foto © www.giornaledibrescia.it

Gironzolando tra i padiglioni le proposte si sono alternate tra artisti che promuovevano i propri lavori, rivenditori di carte collezionabili, gadget e peluche di film e cartoni animati. Diversi gli spazi dedicati anche ai giochi da tavolo, ai videogiochi o ai cabinet arcade (i mobili che contenevano gli schermi ai quali si giocava nelle sale giochi) degli anni ’70 e ’80.

Due le giornate di full immersion per le migliaia di persone riunite nel nome della cultura nipponica: al centro fiera sono arrivate star del web come Dario Moccia e Jack Nobile, doppiatori affermati come Renato Novara, Barbara De Bortoli e Roberto Chevalier, e i cantanti dell’infanzia dei Millenial come Cristina D’Avena e Giorgio Vanni.

Un bambino che gioca al Gardacon
Un bambino che gioca al Gardacon

Partecipatissima e affascinante la gara per il miglior cosplay – un costume ispirato al mondo di anime e videogiochi – che ha visto sfidarsi centinaia di giovani (e non) indossando costumi (realizzati rigorosamente in casa) che davano vita a personaggi più o meno conosciuti. Non è mancato nemmeno il fenomeno del pop coreano, il K-pop, che da anni sta riunendo sempre più bresciani innamorati dei canti e dei balli delle celebrità orientali.

Un fine settimana, insomma, durante il quale anche i più scettici hanno potuto sorridere trovandosi davanti Goldrake o Diabolik. Un bel tuffo nel passato, ma anche verso una presa di coscienza di una realtà ben consolidata nel nostro presente.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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