Toscolano: shock anafilattico dopo la puntura di un insetto

Ha rischiato di morire per shock anafilattico dopo essere stato punto da un insetto, mentre era in auto con un amico e percorreva la strada che unisce Toscolano con Gaino e Pulciano.

Cosa è successo

Nel primo pomeriggio un 50enne bresciano di Villa Carcina ha accusato il malore che poteva essergli fatale.  È  sceso dall’auto e si è accasciato a terra. L'amico ha chiamato il 112 e da Toscolano è partita l'ambulanza, mentre in volo si è alzata l'eliambulanza.

L'uomo dopo un lungo massaggio cardiaco ha ripreso a respirare, ma rimane in condizioni gravi. In autolettiga il trasporto sino al campo sportivo di Toscolano, scortata dalla polizia locale. Qui l’uomo è stato nuovamente soccorso e trasportato in codice rosso alla Poliambulanza di Brescia dove è ricoverato in attesa di accertamenti. Condizioni serie e da valutare. 

Cos’è lo shock anafilattico

Il veleno degli imenotteri (api, vespe,calabroni...) è di per sé tossico e provoca una reazione infiammatoria. Ma nei soggetti predisposti si possono sviluppare anticorpi che innescano una reazione allergica: «Se la reazione è locale, seppur estesa, il rischio che evolva in uno shock anafilattico è molto basso, se invece subentrano sintomi in altre parti del corpo (formicolii, prurito e orticaria diffusi, broncospasmo) il rischio di sviluppare uno shock anafilattico in caso di nuova puntura è elevato - spiega Massimo Cinquini, direttore dell’Unità operativa di Allergologia del Civile -. La diagnosi va fatta in ospedale. Per i pazienti con allergia sistemica agli imenotteri è indicato avere sempre a disposizione il farmaco salvavita: l’adrenalina auto iniettabile.

Ma la vera soluzione è il vaccino, che protegge dal rischio di recidiva i pazienti a rischio di anafilassi. Il vaccino per l’allergia a imenotteri è disponibile solo nella formula iniettiva, va fatto in ospedale e dura in media cinque anni garantendo successivamente una protezione duratura»