Toscolano, ritardi nei lavori sulla palestra: licenziata la ditta

Ritardi, inadempienze, lavori non conformi e ordini di servizio non rispettati: il Comune «licenzia» la ditta appaltatrice. Lo ha reso noto l’Amministrazione di Toscolano Maderno nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, comunicando di aver avviato il procedimento di risoluzione contrattuale con la ditta che si era aggiudicata l’appalto per i lavori di restauro della palestra della scuola primaria Tito Speri.
L’intervento
Nel contratto erano previsti il rifacimento del tetto, miglioramento sismico e riqualificazione termica. Un’opera particolarmente importante per il paese, attesa dalla cittadinanza e dalle famiglie, ma che fin dall’inizio ha attraversato forti criticità nell’andamento del cantiere e ritardi non più tollerabili, costringendo l’Amministrazione comunale a quello che la sindaca Chiara Chimini ha definito un «atto di forza».
Una situazione difficile
In Consiglio comunale la prima cittadina e il suo vice, l’assessora ai lavori pubblici Vittoria Goi, hanno illustrato il complesso percorso seguito per gestire una situazione molto difficile e la direzione lavori ha fornito un’ampia ricostruzione tecnica dei ritardi, delle penali applicate, degli ordini di servizio non rispettati e delle azioni intraprese dagli uffici per tutelare il patrimonio pubblico e la continuità del servizio scolastico.

Il procedimento
«In questi giorni – ha spiegato Goi – i tecnici e l’Amministrazione hanno avuto la competenza e la fermezza necessarie ad avviare il procedimento di risoluzione contrattuale. È un passo importante perché, anche se dall’esterno può apparire cosa semplice, le opere pubbliche seguono una complessa procedura e rispondono a normativa di settore in ragione della quale anche le imprese hanno diritto a forme di tutela importanti».
Inadempienze
Ma le inadempienze sono state troppe. Il cantiere era stato consegnato alla ditta appaltatrice il 19 marzo 2024 e l’opera avrebbe dovuto essere consegnata già da un anno, entro il 6 agosto 2024. Ma poco (e male) è stato fatto. «Abbiamo avuto difficoltà infinite con questa impresa – aggiunge la vicesindaca – e abbiamo avviato la procedura di recesso contrattuale a tutela del Comune, dei fondi investiti, sempre col fine ultimo di consegnare un’opera finita, sicura e funzionante alla cittadinanza, salvaguardando il diritto degli studenti a usufruire di spazi scolastici adeguati».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.