Dagli itinerari ai prodotti locali: Valtrompia e Franciacorta unite

Barbara Fenotti
Firmato il protocollo d’intesa tra la Fondazione e la Comunità montana: strategie comuni
Un percorso ciclabile in Valtrompia - © www.giornaledibrescia.it
Un percorso ciclabile in Valtrompia - © www.giornaledibrescia.it
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A volte lo sviluppo di un territorio non passa da grandi annunci, ma da intese che cambiano la prospettiva. Così la Valtrompia e la Franciacorta hanno scelto di guardarsi non più come realtà separate, bensì come parti di uno stesso sistema.

La firma del protocollo d’intesa tra la Fondazione Franciacorta e la Comunità montana valtrumplina, avvenuta ieri nella sede dell’ente comprensoriale, apre a una collaborazione che punta a essere stabile, costruita su obiettivi condivisi di valorizzazione culturale, economica e ambientale. L’accordo nasce per sviluppare progettualità comuni capaci di mettere a sistema paesaggio, patrimonio storico-artistico, produzioni locali e potenzialità turistiche. Un percorso che mira a rafforzare l’identità complessiva delle due aree attraverso iniziative operative e sinergie concrete.

Finalità

«Il protocollo rappresenta un passo significativo verso una visione di sviluppo territoriale condivisa e sostenibile» afferma il presidente della Comunità montana, Massimo Ottelli, che definisce il documento «non un atto formale ma un vero investimento nel futuro delle nostre comunità». Un investimento che guarda lontano e che si fonda – aggiunge – «sulla volontà di promuovere un modello di sviluppo che coniughi tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse locali». Secondo Adriano Baffelli, presidente di Fondazione Franciacorta, «il protocollo rappresenta il punto di partenza di una collaborazione strutturata, che prenderà forma in progetti capaci di unire competenze, visioni ed esperienze delle due realtà per valorizzare in modo ancora più efficace l’identità, la qualità e le eccellenze dei due contesti».

Valtrompia e Franciacorta sono due territori apparentemente molto diversi tra loro «accomunati dal fatto di custodire un patrimonio paesaggistico e storico di grande rilevanza, che può essere ulteriormente valorizzato grazie a progettazioni capaci di coinvolgere cittadini, associazioni e operatori economici» sottolineano Ottelli e Baffelli.

Nelle intenzioni dei due enti il nuovo asse tra montagna e collina potrà aprire la strada a itinerari turistici, iniziative culturali e azioni a sostegno delle produzioni locali. Cultura, paesaggio e qualità diventano così i cardini di una strategia che punta a rendere più competitivo e coeso l’ovest bresciano.

L’intesa, della durata di cinque anni, vuole rappresentare una piattaforma stabile per la costruzione di progetti sovraterritoriali. Il percorso operativo appena iniziato punta, insomma, a trasformare questa alleanza in un laboratorio permanente di sviluppo sostenibile e valorizzazione condivisa.

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