Spari all’amante della moglie, l’uomo non risponde al giudice

Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo farà, assicura l’avvocato Andrea Pezzangora, uno dei suoi legali insieme a Simona Bertacchini, non appena riacquisterà un po’ di lucidità. Parlerà più avanti. Lo farà con il magistrato che ha disposto il suo fermo. Per ora la 58enne guardia giurata che la notte tra sabato e domenica ha sorpreso la moglie in intimità con l’amante in un parcheggio di Villa Carcina e ha sparato due colpi di pistola a quest’ultimo resta in carcere. E l’accusa per lui, almeno per ora, resta di tentato omicidio.

In carcere

L’appuntamento con il gip per l’interrogatorio di convalida, ieri a Canton Mombello, è durato giusto il tempo delle formalità. La difesa non ha chiesto misure alternative al carcere. Il giudice ha convalidato il fermo. Il 58enne resta dove si trova dalle prime ore di domenica. L’uomo, che da più di vent’anni è di casa a Villa Carcina e che, tempo pochi mesi, avrebbe raggiunto il traguardo della pensione, subito dopo aver premuto il grilletto si è presentato alla stazione dei carabinieri di Villa Carcina, ha raccontato quanto accaduto e si è consegnato alla condizione nella quale si trova ora e nella quale rischia di rimanere a lungo.

La ricostruzione

Stando a quanto gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Alessio Bernardi sono riusciti a ricostruire, sospettava da tempo che la madre dei suoi figli avesse una relazione clandestina e, per averne conferma, aveva deciso di seguirla. Anche da remoto. Le aveva nascosto in auto un telefono con il ricevitore satellitare attivato. Quando sabato notte ha visto che il segnale arrivava dal parcheggio rialzato di via Sardegna è andato alla ricerca di conferme. Armato di pistola.