Società fantasma in Croazia, bresciano nei guai

La frode fiscale di carattere internazionale nel settore dei metalli ferrosi è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Brescia
Un mezzo della Guardia di Finanza - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un mezzo della Guardia di Finanza - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La Guardia di Finanza di Brescia ha scoperto una frode fiscale, di carattere transnazionale, nel settore del commercio dei metalli ferrosi. Nel mirino è finita una società costituita in Croazia ed amministrata da un italiano. «La società in un breve lasso temporale avrebbe ricevuto cospicui bonifici, per oltre 1,7 milioni di euro, da parte di una società bresciana, a fronte dell’emissione di fatture per un imponibile totale del medesimo importo», fanno sapere le fiamme gialle. I fondi sarebbero stati trasferiti dal conto corrente aziendale a quello del proprio amministratore e successivamente prelevati fino all’azzeramento del saldo.

Le indagini

Gli approfondimenti condotti dalle fiamme gialle hanno consentito di accertare come la società croata non avrebbe in realtà avuto alcuna struttura imprenditoriale, in quanto senza una sede operativa e personale dipendente. Emerso un profitto illecito di 794.492 euro, derivante dalla presunta evasione di imposte dirette ed Iva.

Il gip di Brescia ha emesso un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di importo pari al profitto illecito contestato, nei confronti della società bresciana e del suo amministratore, indagato per i reati di autoriciclaggio per aver reimpiegato i proventi illeciti derivanti dalla frode, nonché per emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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