CronacaGarda

Al MuSa di Salò record di presenze: oltre 28mila visitatori in 8 mesi

Due mesi di apertura in più, nuovi orari e la proroga della mostra «L’ultimo inverno» fino all’8 febbraio 2026
Il MuSa a Salò - © www.giornaledibrescia.it
Il MuSa a Salò - © www.giornaledibrescia.it
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Due mesi di apertura in più, nuovi orari e la proroga della mostra «L’ultimo inverno». Sono le novità che il MuSa annuncia sul finire dell’anno dei record. Cominciamo da qui: quella del 2025 per il museo civico di Salò è stata una stagione contrassegnata da un successo di pubblico senza precedenti.

Record d’affluenza

Dall’apertura avvenuta lo scorso 22 marzo con la grande mostra «Klimt. Grafica d’arte» è stato registrato un record d’affluenza di 28.565 visitatori in soli otto mesi (il dato è aggiornato al 30 novembre). Per Stefano Zane, presidente della Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, ente gestore del MuSa, «alla data del 31 dicembre potremo toccare quota 30mila». Insomma, saranno quasi raddoppiate le 17.800 presenze complessive registrate nel 2024.

Le mostre

Merito anche delle mostre, quella dedicata al maestro della secessione viennese e quella tuttora in corso, «L’ultimo inverno 1943-1945. Dalla Resistenza alla Liberazione». Quest’ultima, pensata inizialmente fino al 6 gennaio 2026, rimarrà visitabile fino all’8 febbraio.

Curata da Rolando Anni, referente scientifico dell’Archivio storico della Resistenza bresciana e dell'Età contemporanea dell’Università Cattolica di Brescia, e realizzata in collaborazione con l’Anpi e l’Associazione Fiamme Verdi, la mostra narra i momenti salienti della Resistenza partigiana nel territorio del lago di Garda, in Valle Sabbia e nelle valli bresciane, attraverso oltre cento fotografie d’epoca, stampe e documenti, molti dei quali esposti per la prima volta.

Non è tutto. Per festeggiare il traguardo raggiunto in termini di visitatori e continuare a favorire l’affluenza, il MuSa ha rimodulato, ampliandoli, i propri orari d’apertura al pubblico.

Durante e dopo le feste

Dal 26 dicembre al 6 gennaio il Museo sarà aperto tutti i giorni (ad eccezione del 29 dicembre e del primo e 5 gennaio). Viene inoltre abolita la consueta chiusura stagionale di inizio anno: anche dopo le feste, fino al 10 marzo, il MuSa rimarrà aperto da venerdì a domenica, dalle 10 alle 18, come accade in queste settimane di dicembre.

Ricordiamo inoltre che fino all’8 febbraio 2026 l’ingresso al Musa consentirà di visitare anche la mostra «Lucia Pescador. Album 900 e furti d’archivio», a cura di Anna Lisa Ghirardi ed Elisabetta Longari.

Dedicata ad una delle protagoniste del panorama artistico contemporaneo, la mostra ripercorre quarant’anni di attività di Pescador, attraverso una selezione di 45 opere su carta, molte della quali inedite, realizzate dagli Ottanta ai giorni nostri. Tutte le info su museodisalo.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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