Rovato, apertura in vista per il Parco delle Meraviglie ideato dai bimbi

Daniele Piacentini
In Franciacorta sono numerose le aree verdi in trasformazione: a Erbusco continuano gli interventi all’antico brolo di via IV Novembre
Uno scorcio del Parco delle Meraviglie a Rovato - Foto Facebook Circolo Acli di Rovato
Uno scorcio del Parco delle Meraviglie a Rovato - Foto Facebook Circolo Acli di Rovato
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In Franciacorta le aree verdi si trasformano, cambiano e si arricchiscono. Un movimento lento, ma tangibile, quello che riguarda in particolare i principali Comuni che hanno la fortuna di condividere il rilievo più importante dell’Ovest Bresciano, quel Monte Orfano che rappresenta una delle mete più ambite e frequentate della bella stagione.

All’ampia presenza di boschi e sentieri, interessati sia dai camminatori che dai sempre più numerosi appassionati di mountain bike, si sommano zone più «urbane», come quella del Percorso Vita, intervallato da stazioni per esercizi al corpo libero, o il grande parco di Villa Cantù, che guarda direttamente il santuario rovatese della Madonna di Santo Stefano, con la panchina gigante installata anni fa diventata ormai un must per selfie e scatti fotografici in compagnia.

Verso il Parco delle Meraviglie

Anche nei borghi, però, non mancano gli spazi attrezzati – o meno – a disposizione. A Rovato lo storico parco urbano è l’Aldo Moro, esattamente di fronte alle scuole medie, con tanto di punto ristoro, panchine e lavori di manutenzione quasi costanti che lo rendono perfetto per le famiglie. A poca distanza, in via Rudone, c’è invece lo spazio «ibrido» pubblico-privato, con giochi e cura della famiglia Villani, già autrice del recupero dell’area, all’interno della quale è sorto il bar Flora. Un po’ più a sud, invece, davanti a un altro istituto scolastico – stavolta il liceo Gigli – dovrebbe nascere entro poche settimane il Parco delle Meraviglie, il primo co-progettato direttamente da bambine e bambini, attraverso la collaborazione di numerose associazioni (Acli in primis) e attori pubblici e privati. Il percorso, nato durante la pandemia da Covid19, ha subito diversi rallentamenti tra costi e permessi, ma ormai l’apertura è in vista; si parla, infatti, della fine dell’estate o – al più tardi – delle prime settimane dell’autunno.

A Erbusco

Da Rovato a Erbusco, dai bambini al ricordo di chi non c’è più, pur avendo dato tanto alla comunità; è il caso del dottor Piersandro Torri, storico medico e ginecologo di frazione Villa Pedergnano, scomparso a 59 anni nel 2013. A lui l’Amministrazione comunale ha voluto intitolare il brolo di via IV Novembre, nato recuperando da zero un fondo agricolo. Il taglio del nastro ufficiale risale all’estate 2024, ma i progetti e gli interventi non si sono mai fermati, aggiungendo, mese dopo mese, un tassello in più. Ultimi arrivati sono l’area fitness outdoor gratuita – curata dall’azienda trevigiana Skyfitness con attrezzi inclusivi e un’app specifica che permette un allenamento personalizzato, misurando le proprie prestazioni di volta in volta – e, da pochi mesi, una zona giochi nuova di zecca. In futuro sul piatto la sistemazione del bosco circostante, alcuni parcheggi interni e il via definitivo all’attività del chiosco, già anticipato quest’estate da alcune serate cinematografiche o dedicate ai più piccoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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